Ducati e Shell, insieme per i biocarburanti | Cose di Case

Ducati e Shell, insieme per i biocarburanti | Cose di Case

L'obiettivo: carburanti per il 40% di origine non fossile a partire dal 2024, 100% di origine non fossile entro il 2027

04.04.2023 ( Aggiornata il 04.04.2023 10:59 )

Ducati e Shell hanno annunciato l’estensione pluriennale della loro partnership tecnica con i team ufficiali di Ducati Corse fino al 2027.

Ducati e Shell, un legame duraturo


La partnership con la Ducati, iniziata originariamente nel 1999 nel campionato del mondo Superbike, raggiunge i 24 anni di collaborazione, mentre sono 20 nel Mondiale della MotoGP, dove la Ducati è presente dal 2003. Nell’ambito del rinnovo della partnership, Ducati e Shell si prepareranno alla nuova era della MotoGP, dove saranno utilizzati carburanti più sostenibili.

Lo sviluppo di questi carburanti, che dovranno essere per il 40% di origine non fossile a partire dal 2024 per poi puntare all’ambizioso 100% entro il 2027, sarà una sfida importante, che potrebbe avere risvolti anche nella produzione di serie.

Il rapporto tra Ducati e Shell, infatti, si estende anche alle moto stradali e a quelle elettriche, per le quali si stanno sviluppando soluzioni per le trasmissioni. Gigi Dall’Igna mi aveva già spiegato che lo sviluppo dei biocarburanti insieme a Shell stava procedendo secondo il programma prestabilito.

Ducati e Shell, un obiettivo comune e preciso


Molto probabilmente, a Borgo Panigale sono già stati provati al banco dei motori alimentati tramite biocarburanti, perché Dall’Igna ha già un’idea abbastanza precisa della perdita di potenza (non eccessiva, a quanto pare) con cui bisognerà fare i conti.

Probabilmente, aggiungo, ci sarà anche da capire cosa cambierà a livello di sollecitazioni meccaniche per alcuni componenti, però tutto questo farà parte dello sviluppo che i costruttori stanno portando avanti.

Continuo a pensare che la “rivoluzione elettrica”, soprattutto nel settore moto, non sia sostenibile (escludendo la mobilità urbana, dove l’elettrico potrebbe essere una valida alternativa all’endotermico), pertanto ipotizzando che domani non saremo costretti a tornare in sella a cavalli e carrozze, credo che sviluppare in fretta biocarburanti sia necessario.

Effettuare questo sviluppo imponendo l’utilizzo di questi carburanti nelle corse, penso sia la scelta giusta, perché in questo modo si potranno ottenere ottimi risultati in poco tempo.

Per carità, anche l’elettrico sta facendo passi avanti; mi riferisco al consorzio che sta sviluppando la “batteria unica”, un progetto (che a breve sarà oggetto di un approfondimento) molto complesso, che prevede investimenti importanti anche a livello di infrastrutture.

Considerando che le più importanti Case del Mondo hanno aderito a questo consorzio, sicuramente si raggiungeranno obiettivi importanti. In quali tempi, è difficile dirlo...

Lunga vita ai motori endotermici | Cose di Case 

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