Esclusiva, Baldassarri: “Sarebbe bello tornare nel Motomondiale”

L’anno dell’esordio per Lorenzo Baldassari è cominciato molto bene con la prima gara sulla pista di Aragon dove il marchigiano ha trionfato battendo piloti del calibro di Aegerter. A 25 anni Lorenzo si ritrova con un esperienza che passa per il motomondiale dove ha corso per il team Go&Fun in Moto3 e per la MV Augusta in Moto2 e ora punta tutto a far bene nel campionato delle derivate di serie insieme al team Evan Bros.

Nella nostra rubrica After the Flag abbiamo avuto l’onore di fare una chiacchierata proprio con lui, per capire il suo pensiero dopo questa prima parte di stagione.

Feedback di inizio stagione

“Balda” gareggia per il team Evan Bros, con una Yamaha R6. Abbiamo chiesto al talento italiano quale fosse il primo pensiero su questa nuova avventura in Supersport, iniziata tra le fila del team Campione del Mondo Supersport 2020.

"Il feedback è assolutamente ottimo. Abbiamo iniziato benissimo vincendo fin da subito ad Aragon. Dopo un anno difficile come quello dell’anno scorso ora sto bene e mi trovo a mio agio. Stiamo rimettendo i tasselli al loro posto. Penso che mi aspetta una seconda parte di stagione ancora più buona, perché continuiamo a crescere con la moto e man mano arriveranno sempre più risultati".

Come hai accennato prima, ad Aragon sei arrivato in testa e poi sempre in top 3, ecco raccontaci un po' di com’è andato l’ultimo round a Misano

"Il nostro obbiettivo è battere Aegerter che al momento è il più forte. A Misano siamo partiti in sordina, invece lui era già competitivo. In gara uno siamo partiti bene però da metà ho iniziato a perdere feeling e mi sono accontentato della terza posizione. Sul finale invece con la moto più leggera sono risalito ma purtroppo per aver toccato il verde sono stato penalizzato. In gara due pensavo che potesse essere mia la vittoria, ma a cinque giri dalla fine ho avuto problemi in cambiata dovuti alla parte elettronica, comunque però alla fine è stato un bel weekend".

Aspettative per Donington?

"Non manca molto per prendere lo svizzero, dobbiamo continuare con questa progressione e sin da Donington dobbiamo essere competitivi fin dal venerdi. Sono andato a girare con moto stradale essendo una pista nuova per me, però penso che visto che l’anno scorso non hanno gareggiato lì, sarà una nuova esperienza anche per gli altri. Punto a fare bene fin dal primo giorno in pista".

Tu vieni dal Motomondiale e ti volevo chiedere qual è stata la differenza che ti è saltata all’occhio rispetto a quelle categorie minori, paragonandola con la Supersport

"La SSP600 è molto in crescita rispetto anche agli anni passati, grazie a questo nuovo regolamento. Rispetto agl’altri campionati, come Moto2 e Moto3, c’è un po' più di vario tra il primo e il quindicesimo. Quest’anno inoltre c’è un bel livello. La Supersport sta diventando anche lei un campionato top".

"Per l’aspetto tecnico le moto del motomondiale sono da corsa e invece queste sono derivate da quelle prodotte per la strada. Hai sensazioni diverse, soprattutto quando spingi. Queste moto sono più morbide di telaio e quindi per arrivare ad un punto preciso puoi farlo più facilmente però se vuoi andare forte le cose sono più complicate. La velocità la senti di meno, essendo meno rigida. Quello per cui sono contento è che il team me la sta cucendo addosso e sono soddisfatto di ciò".

Per quanto riguarda lo stile di guida, cosa ti sei portato in SSP600 dalla Moto2?

"Diciamo che quello che mi ha insegnato è essere costante pulito e non fare errori, perché la Moto2 è molto delicata come competizione. Se fai un piccolo errore sei fregato. Mi ha insegnato ad avere tanta pazienza e mi ha cucito una bella corazza. Mi piacerebbe comunque tornare nel motomondiale, ma mi trovo benissimo anche qui".