Storie Italiane: Giuseppe Fiorillo, Campione nonostante tutto

Storie Italiane: Giuseppe Fiorillo, Campione nonostante tutto

"Non sono nato nella terra dei motori, non avevo sponsor pesanti, eppure mi sono tolto delle soddisfazioni, come l'Europeo 1993"

28.08.2022 ( Aggiornata il 28.08.2022 20:11 )

È una pagina di motociclismo d’altri tempi quella di Giuseppe Fiorillo: il salernitano, oggi 52 anni, riuscì ad affacciarsi sul palcoscenico del Motomondiale agli inizi degli anni ’90 e può vantare il titolo nell’Europeo 250 del 1993.

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Dalla Sport Production al Mondiale


Un percorso nato da lontano, fatto di tanti sacrifici e altrettanta voglia di emergere, come racconta lo stesso Fiorillo: “Come molti piloti all’epoca, iniziai a correre quasi per scherzo. Devo tutto al Moto Club Costa dei Saraceni che, dopo avermi notato, mi diede la possibilità di scendere in pista, permettendomi di dare il via alla mia carriera”.

Fiorillo iniziò con due stagioni in Sport Production, 1988 e 1989, prima di essere notato dalla Federazione Motociclistica Italiana, che lo volle nel Team Italia per l’Europeo classe 125. Nel 1992 Fiorillo partecipò al Mondiale 125, sempre con il supporto del Moto Club Costa dei Saraceni, ma l’apice della sua carriera arrivò proprio nel 1993 con la vittoria nell’Europeo 250. “Dopo quel successo, nel 1994 riuscii a entrare nel Mondiale 250 con il Team Pileri, per poi… non rimanerci, perché servivano sponsor e il merito sportivo non bastava” è il ricordo del campano.

“Vincere una gara nella quarto di litro era quasi impossibile, erano gli anni d Max Biaggi, Loris Capirossi, Ralf Waldmann… Arrivare ventesimo non ti dava la visibilità necessaria per rimanere, era necessario trovare sponsor che ti aiutassero”. Quell’anno fu 12° in Olanda, al termine di una battaglia con un futuro campione del Mondo della Superbike come Carlos Checa. Al termine di quella stagione, Fiorillo decise di fare un passo indietro: “Tornai nell’Europeo 250, che disputai nel 1995 con Mauro Noccioli capotecnico, e nel 1996 con un team di Fano, fino a riprovare l’esperienza iridata con una squadra privata l’anno successivo, il Team Radiant Racing”.

Quella stagione 1997, Giuseppe la ricorda per l’ottavo posto colto nel GP Repubblica Ceca, nel giorno in cui Valentino Rossi conquistò il primo dei suoi nove titoli iridati, in 125. Il campano piazzò la sua Aprilia 250 a 58 secondi dal vincitore Biaggi: “Un piazzamento che non fu frutto del caso: io ero più maturo ed esperto, la moto era competitiva e riuscii a guadagnarmi quella posizione lottando, e non grazie alle cadute altrui”.

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