"Ho scelto di correre qui per maturare un’esperienza preziosa. So che arriveranno anche i momenti difficili, ma mi renderanno più forte"
Uno dei motivi d’interesse del BSB – British Superbike – edizione 2024 è la nuova classe Sportbike, riservata alle moto entry level di media cilindrata che approderanno anche al Mondiale dal 2025. Proprio in questa classe, a Oulton Park (e poi Donington) è stato un italiano a dominare la scena: Edoardo Colombi. Con l’Aprilia RS 660 del Team Gradara Corse, con cui ha già vinto il titolo nel trofeo monomarca lo scorso anno, il milanese ha conquistato sia la pole position che una doppietta in gara, regolando anche uno specialista come Richard Cooper, già tre volte campione britannico e vincitore di cinque North West 200. Con l’entusiasmo dell’impresa, Edo ci ha raccontato il suo debutto stellare nel contesto del BSB, guardando anche al 2025, quando potrebbe arrivare al Mondiale... da campione.
La tua avventura nel BSB è cominciata nel migliore dei modi.
“Assolutamente sì. All’inizio gli avversari ci guardavano con curiosità, perché non capita spesso di vedere un binomio italiano nel contesto britannico, ma il primo approccio è stato ottimo e io mi sono trovato alla grande fin da subito sia con l’ambiente del BSB che con il circuito di Oulton Park, pur essendo tutto decisamente differente rispetto al contesto a cui ero ormai abituato”.
Ti aspettavi questo grande risultato?
“No, l’esordio è andato meglio del previsto, visto che centrare la pole position e poi la vittoria in entrambe le gare del primo round non era scontato. Anche perché il livello non è affatto male e i primi sono velocissimi, specialmente Cooper, con cui ho lottato per il primo posto sia in Gara 1 che in Gara 2: parliamo di un pilota che ha già vinto dei titoli in ambito britannico ed è velocissimo anche su strada”.
Le due gare disputate hanno avuto andamenti differenti: ce le racconti?
“Gara 1 è stata particolare, perché non mi era mai capitato di viaggiare dietro una Safety Car: quando è uscita, ero davanti a tutti. In più, per via di una bandiera rossa abbiamo compiuto soltanto una manciata di giri ed è stata una vera e propria gara-sprint. La seconda manche è stata più lineare e sono riuscito a fare la differenza sul gruppo insieme a Cooper, con cui ho lottato per la vittoria fino all’ultima curva anche grazie a una strategia perfetta in una fase di doppiaggio. Adesso l’obiettivo è proseguire così anche nei prossimi round”.
Come ti è sembrata la classe Sportbike?
“La categoria è molto interessante, dato che l’organizzazione è riuscita a rendere equilibrate le prestazioni delle varie moto. Con l’Aprilia RS 660 noi siamo stati molto competitivi, la stessa Triumph va fortissimo con tanti piloti e anche la Yamaha è veloce. Al momento soltanto la Kawasaki fa un po’ di fatica, ma durante la stagione avverrà una sorta di bilanciamento delle prestazioni per rendere vincenti tutte le moto, compresa la Suzuki che arriverà tra qualche round”.
Il paddock del British Superbike, così come l’ambiente in generale, è molto distante da quello italiano: che effetto ti ha fatto?
“Il paddock mi ha colpito molto, specialmente per via dell’enorme passione degli spettatori. C’è così tanta gente che sembra di essere al Mondiale, e anche lungo il circuito c’è il pienone, e una volta concluse le gare è possibile addirittura attraversare la pista per andare dalla parte opposta del parco. È una mentalità diversa rispetto alla nostra, ma ho trovato tutto affascinante”.
Anche i circuiti sono particolari: Oulton Park è un esempio.
“Il circuito di Oulton Park mi è piaciuto molto e mi sono sentito immediatamente a mio agio, ma so che ci saranno anche piste molto complicate in cui non sarà facile tenere testa agli specialisti. Un altro circuito su cui non vedo l’ora di correre è Cadwell Park: tra il famoso salto e i cambi di pendenza me l’aspetto molto divertente”.
Guardando a un futuro un po’ più distante, l’obiettivo è l’approdo al Mondiale?
“Sì, vorrei arrivarci nel 2025. Sarebbe fantastico farlo da primo campione nella storia della Sportbike e, visto che avrò alle spalle un’intera stagione nel BSB, sarò anche pronto ad affrontare le interviste in inglese”.
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