Trofeo Italiano Amatori, una storia fatta di record | Storie Italiane

Trofeo Italiano Amatori, una storia fatta di record | Storie Italiane

Capace di rinnovarsi ogni anno, la serie ideata da Daniele Alessandrini sta battendo ogni primato di longevità

Redazione

30.03.2023 ( Aggiornata il 30.03.2023 10:16 )

Per narrare la storia del più longevo trofeo motociclistico del Mondo basta navigare sul sito ufficiale della manifestazione ideata da Daniele Alessandrini e dal Moto Club Motolampeggio di Roma.

L'intervista ad Andrea Liberini | Trofeo Italiano Amatori

La storia del Trofeo Italiano Amatori


Il Trofeo Amatori nasce nel lontano 2005 ed è un debutto assoluto per la Velocità italiana. La novità nasce “profumata”: porta infatti con sé l’odore invitante e casereccio della pasta al sugo che l’organizzazione offre, nel paddock, a tutti i piloti iscritti.

È il segno di un modo diverso di concepire le competizioni, un po’ importato dalle gite in gruppo che Alessandrini organizzava con successo da anni, un po’ ispirato a un’idea di community che distingue l’agonismo dallo stare insieme e che non abbandonerà mai il trofeo.

Il 2006 vede la manifestazione concretizzarsi con due classi separate, la 600 e la 1000, e disputarsi su quattro prove che si corrono negli autodromi di Magione, Vallelunga, Misano e Varano; vi aderisce un bel gruppo di piloti, in netta crescita rispetto all’anno precedente, tra questi l’imprenditore fiorentino Dante Del Vecchio, che disputa ininterrottamente tutte le edizioni fino il 2021, risultando così il pilota con il maggior numero di presenze nel Trofeo.

L’anno successivo le gare diventano cinque e per la prima volta entra a far parte degli autodromi il mitico Mugello, e probabilmente è proprio l’inserimento del circuito iridato a decretare il successo della serie che registra un notevole incremento di piloti, tanto che nel 2008 il patron Alessandrini imprime una svolta storica alla formula, e divide entrambe le cilindrate in due griglie separate, la Base e la Avanzata.

La distinzione avviene in base alle prestazioni dei piloti e questo crea un sostanziale equilibrio fra i concorrenti che devono anche utilizzare gli stessi pneumatici, le gare sono sempre più equilibrate tanto che alla fine le quattro classifiche restano incerte fino all’ultima prova.

Nel 2009 si assiste a quattro gare combattute con arrivi al fotofinish. Non ci sono variazioni particolari nel 2010 e gli autodromi rimangono invariati, ma è un episodio meteorologico a far ricordare questa edizione. In occasione della gara di Franciacorta, durante le prove del sabato mattina, una tromba d’aria si abbatte sul paddock sollevando non soltanto le tende, ma anche alcune moto che vengono scaraventate addirittura sulla collinetta soprastante.

L’alacre lavoro degli organizzatori e di tutti i presenti consente di effettuare comunque le gare la domenica, sotto uno splendido Sole. Grandi novità nel 2011: nasce infatti la Pro K 600 e 1000 che si disputa nel contesto delle sei prove della Coppa Italia, tutte su circuiti lunghi, mentre le gare delle quattro categorie storiche rimangono all’interno della Coppa FMI e si disputano su cinque appuntamenti all’interno dei quali continua a essere presente Franciacorta.

Il 2012 segna la fine degli impegni in Coppa FMI. Undici appuntamenti in pista in appena cinque mesi sono un carico di lavoro notevole per lo staff di Alessandrini, così tutte le classi passano alla Coppa Italia e si torna a gareggiare anche a Varano. Nell’edizione 2014 non ci sono variazioni importanti sia nel numero di prove che a livello di regolamenti, se non che vengono istituite in tutte le classi diverse sottocategorie, quali Under, Over e altre che comunque garantiscono a tanti piloti di assaporare la gioia del podio in ogni gara. Dal 2015 i round diventano sei con sette gare per ogni classe con possibilità di uno scarto, dato che si corre a rotazione anche il sabato pomeriggio.

L’idea “garantisce” quei piloti che non possono prendere parte a una prova o che incappano in cadute o guasti meccanici, permettendo loro di scartare il risultato peggiore senza compromettere il campionato. La scelta del patron Alessandrini si rivela molto apprezzata e il Trofeo si conferma come il campionato più frequentato del panorama motociclistico internazionale.

Trofeo Italiano Amatori in continua evoluzione


Non vi sono cambiamenti sostanziali per i successivi quattro anni ma nel 2019 arriva la divisione dell’affollata 1000 Base in due categorie, la A e la B, e questa comprende il neonato Rookie Challenge.

Nel 2020, dopo la pandemia, Alessandrini decide che è giunto il momento di ritoccare le classi.

Scompare la 600 Avanzata, a seguito della costante diminuzione d’interesse che fa registrare questa cilindrata, mentre nella 1000, alle storiche Base e Avanzata va ad aggiungersi la Superior (exPro), una sorta di classe regina molto performante nella quale si confrontano anche i giovani – ma con innata abilità – e altri piloti di esperienza, magari con alle spalle anche carriere sportive di rilievo. Si conferma poi il successo della Rookies 1000, il trofeo riservato ai debuttanti che, visti i numeri, ha una propria griglia.

Nonostante la crisi che attraversa la società italiana (e lo sport), i piloti del Trofeo Italiano Amatori non mollano e anche nel 2021 i numeri si mantengono molto alti: nasce nella 600 Base la sottocategoria dei Rookies (sempre per piloti esordienti, inesperti o più lenti) e poi una nuova griglia, Rookie Challenge 1000 Pro, un minicampionato che si corre soltanto su tre gare, con impegno e costi ridotti. Si può arrivare in autodromo addirittura il sabato mattina, ratificare le iscrizioni poi effettuare i turni di qualifica e correre alla domenica. Ancora una volta il Promoter ci ha visto giusto, la formula è vincente tanto che le griglie vanno quasi esaurite in tutte le gare.

È questo l’anno del record di categorie, con ben otto titoli assegnati a fine stagione, tre nella 600 (Base, Rookie e Pro) e cinque nella 1000 (Base, Avanzata, Superior, Rookie Challenge e Rookie Challenge Pro). Ma chi pensava che le categorie si stabilizzassero, sbagliava; infatti, la stagione 2022 si apre con la novità del Rookie Challenge della 600 Base e un nuovo regolamento tecnico pensato da Daniele Alessandrini per la Superior Cup.

Altra scommessa vinta, salgono così a nove i piloti che a fine stagione occupano il gradino più alto del podio dei campionati marcati Trofeo Italiano Amatori. La cui storia è lunga quanto ricca di successo.

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