EWC, Gino Rea: “Suzuka è magica, per i giapponesi vale quanto la MotoGP”

Gino è tornato sul tracciato giapponese a due anni dall'incidente: “Quando ho rivisto la curva dell'incidente ho capito di essere stato fortunato. Il podio? Un sogno”

EWC, Gino Rea: “Suzuka è magica, per i giapponesi vale quanto la MotoGP”
© GPAgency

Alessandro Di MoroAlessandro Di Moro

19 lug 2024 (Aggiornato alle 10:57)

Come ogni anno, la 8 Ore di Suzuka (qui gli orari) rappresenta il momento più importante della stagione per quel che riguarda il mondiale endurance EWC, ma non solo. Al via dell'edizione 2024 c'è infatti un pilota che proprio sul tracciato giapponese ha rischiato di perdere la vita in seguito ad un terribile incidente appena due anni fa: Gino Rea. Per il britannico, che ha dovuto affrontare un lunghissimo periodo di riabilitazione prima di poter tornare in sella alla Honda CBR1000RR-R del team Wojcik, tornare a gareggiare sul circuito del Sol Levante rappresenta un obiettivo raggiunto, ma anche e soprattutto un nuovo inizio per la propria carriera.

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Rea: “Tornare a correre qui è surreale, mi sono tolto un peso”


Tornare qui a Suzuka è stato surreale, a tal punto da far fatica a descrivere le emozioni che sto provando in questi giorni”, ha spiegato Rea, tutt'ora impegnato in equipaggio con Isaac Vinales e Artur Wielebski. “Gli ultimi due anni sono stati i più difficili e frustranti della mia vita, a tal punto da indurmi a pensare che non sarei mai più tornato a gareggiare su questa pista”.

Quando ho rivisto la curva in cui è avvenuto l'incidente (la Triangle Chicane, ndr) sono stati tanti i pensieri che mi sono passati per la mente e, al tempo stesso, mi sono reso conto di essere stato fortunato di essere qui pur essendo andato a sbattere contro il muro”, prosegue Gino. “Ripassarci in moto mi ha permesso di togliermi un gigantesco peso dalle spalle, ma anche di inserire un'importante tessera del puzzle della mia vita”.

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Obiettivo podio per Rea e il team Wojcik


L'unicità della 8 Ore di Suzuka non è certamente un segreto, come ha evidenziato il portacolori della Honda numero 777 fissando anche l'obiettivo in vista della gara: “Si tratta di un evento dal fascino unico, che per i giapponesi e per le Case stesse vale quanto la MotoGP. E' la gara più importante dell'anno ed è bello vedere piloti in arrivo da ogni parte del mondo sfidarsi in una corsa di durata. Non è facile pormi un obiettivo, ma credo che un risultato realistico possa essere il podio nella classe Stock. Sarebbe davvero un sogno, dopo tutto quello che è successo”.

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