Stephane Mertens, ex campione Endurance 95 e 2002 e con un passato sia nel Motomondiale che in SBK, sarà lo starter del secondo appuntamento del Mondiale
Se a Le Mans a dare il via alla gara era stato l’attore Norman Reedus, la 8h di Spa dal canto suo avrà uno starter davvero d’eccezione. Stiamo parlando dell’ex pilota belga (ma nato a Parigi) Stephane Mertens, oggi 65enne.
Mertens è una vera e propria Leggenda del Motociclismo: ha corso nel Motomondiale dal 1982 al 1987, dal 1988 al 1994 ha corso in Superbike con Bimota, Honda e Ducati cogliendo 11 successi, ha disputato il Thunderbike Trophy (l’antesignano della Supersport) nel 1995 e 1996 e nel 1997 ha partecipato al primo storico campionato Supersport.
La sua carriera, poi, si è sviluppata nell’Endurance: nel 1990 ha vinto sia a Le Mans che al Bol d’Or risultando il primo pilota belga a vincere entrambe le gare nello stesso anno, nel 1995 ha vinto il Mondiale in coppia con Mattioli e nel 2002 l’ha rivinto con la Suzuki del team cinese Zongshen 2.
A margine dell’annuncio ufficiale sono arrivate le prime parole della Leggenda belga
“Non posso dire che è un lavoro – ha dichiarato Mertens – per me è un onore ricevere questa opportunità dagli organizzatori ed è carino che abbiano pensato a me. Essere a Spa è sempre speciale, era il mio sogno quando ero giovane, da ragazzino guardavo la gara, la 24h di Liegi, era il suo nome in precedenza. Dormivo in tenda nella foresta e sognavo di diventare un pilota. Poi, sono diventato un pilota, ho corso nel Motomondiale, in SBK ma principalmente ho vinto tre volte la 24h di Spa.”
Poi aggiunge: “Sono ancora coinvolto nel Mondiale. Prima ero reporter di Eurosport e due anni fa pit reporter per l’organizzatore, oggi sventolo la bandiera. Lo faccio con molto piacere. E’ una bella opportunità per me essere coinvolto in gara e non un semplice turista ed è bello che gli organizzatori coinvolgano pezzi di storia di Spa come me. E’ anche un piacere fare un po’ di promozione sulla mia pagina Facebook per aiutare gli organizzatori ad attirare più persone a vedere questo evento speciale.”
Alla domanda se vorrebbe rimettersi tuta e casco piuttosto che sventolare la bandiera risponde: “No, è tutto finito. La mia condizione fisica non mi permette di essere in pista ad un buon livello, specialmente adesso che ho 65 anni. Faccio ancora le gare classiche, mi diverto ma dopo tutti gli infortuni diventa difficile tornare in forma e ad un buon livello. Mi divertirò a sventolare la bandiera. Due anni fa ci avevo pensato se tornare in gara o meno ma ho realizzato che il mio tempo era ormai passato. Sarò felice di incontrare tanta gente del passato ed essere coinvolto nell’evoluzione delle gare Endurance.”
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