EWC: come funzionano gli scarichi per le moto? Ce lo spiega Arrow

EWC: come funzionano gli scarichi per le moto? Ce lo spiega Arrow© Tati Team Beringer

Siamo stati ospiti del Tati Team Beringer Honda che ha nel produttore italiano di scarichi uno dei suoi partner da questa stagione

20.04.2024 ( Aggiornata il 20.04.2024 23:33 )

Prima gara del Mondiale Endurance 2024 e nuova puntata del “come funziona”. Dopo aver capito che Pirelli porta esattamente le stesse gomme del Mondiale Superbike e che i freni (Brembo) sono piuttosto simili ai freni della SBK salvo per qualche piccolo accorgimento, l’argomento di oggi è lo scarico.

Il nuovo Tati Team Beringer Honda annovera diversi partner italiani, tra i quali c’è anche Arrow, specialista nella produzione di scarichi su misura per diverse moto, in questo caso la CBR #4 in mano a Krummenacher, Clere e Perolari.

Tati Team ci ha ospitato nella giornata di ieri per vedere la CBR messa a nudo e abbiamo parlato con Mauro Corgnoli, managing director di Arrow per parlare nello specifico dello scarico ideato per la moto del team francese.

Mauro, anche quest’anno siete partner di Tati Team...

E’ da anni che lavoriamo con loro anche quando erano con Kawasaki e non Honda. Li abbiamo seguiti in questa nuova esperienza, per noi è necessario coprire un po’ tutte le marche. Ci sono marche fidelizzate con brand di costruttori di scarichi per via di contratti specifici e dove possiamo lavoriamo correttamente. L’Endurance perché il mercato francese è il numero 1 in Europa per noi, ha superato anche l’Italia, stiamo lavorando bene, i francesi hanno molto interesse in questa categoria, una visibilità incredibile e un grande banco di prova perchè la 24h crea una pressione particolare sui prodotti che facciamo quotidianamente. Tati Team ci ha permesso di lavorare anche sul CBR1000, abbiamo trovato delle soluzioni particolari con dei materiali adeguati, li seguiamo tutto l’anno, l’inverno lavoriamo in laboratorio in prove private in pista, li abbiamo seguiti anche nei pre test e speriamo di ottenere un bel risultato in gara.”

Vediamo qualcosa di quello che avete portato di particolare per il team…

Abbiamo dei prodotti standard per le moto da amatori e poi abbiamo una parte di layout più pertinente alla SBK che ha più necessità di avere una prestazione assoluta ed una affidabilità minore nel tempo. Poi abbiamo il layout Endurance dove la prestazione è sì interessante ma quello che serve è smontabilità, affidabilità e durata nel tempo. In questo caso utilizziamo impianti tutti in titanio, alcune parti sono in carbonio, i fonoassorbenti sono delle fibre particolari che abbiamo realizzato con i nostri fornitori, resistenti alle 24h ma anche alla fonometrica molto bassa del campionato, 105 db imposti dalla Federazione contro i 115 della SBK. Permettiamo ai team di avere configurazioni diverse per avere mappature fini e li aiutiamo a gestire i materiali al meglio lavorando su tappi, fermi e modifiche che si possono operare nel tempo che intercorre tra le prove e la gara.”

Come viene costruito uno scarico, in questo caso per Tati Team?

L’Endurance è suddiviso in due categorie: le Superstock che hanno configurazioni simili alle moto stradali e le Superbike che hanno differenze molto marcate. Queste differenze sono relative soprattutto alla parte radiatore, raffreddamento, coppa dell’olio e forcellone. Noi dobbiamo configurare un kit in maniera tale da non avere conflitti su queste parti. Abbiamo necessità di avere un tridimensionale nei casi di team più evoluti seguiti direttamente dalle case con parti ufficiali oppure un manichino. Con il manichino si imposta un primo livello di scarico, si affina piano piano con prove dinamiche e si verifica che tutto sia a posto, a quel si standardizza, si creano delle specifiche apposta per questo tipo di impianti che hanno un utilizzo limitato e a quel punto si realizzano tutte le varie copie.”

Con un kit come il vostro montato sulla moto di Tati Team, quanto guadagna il motore?

Quanto guadagna non si può dire, sono dati abbastanza riservati. C’è comunque un notevole step di performance considerando che è una moto standard omologata euro 5 con catalizzatore, valvole e tutto quello che comporta un livello di rumore accettabile per la circolazione stradale. Eliminiamo tutta questa parte e gestiamo con un gioco di diametri, sezioni, compensatori e incroci di tubi quella che è la configurazione per la prestazione massima. Siamo vicini ad un motore SBK.”

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