EWC Bol d’Or, Canepa: “Gara difficile, non abbiamo mai mollato”

EWC Bol d’Or, Canepa: “Gara difficile, non abbiamo mai mollato”© GPAgency

“Volevo il titolo fin da quando sono entrato in YART” dice il fresco bicampione del mondo Endurance dopo il quarto posto in gara

18.09.2023 ( Aggiornata il 18.09.2023 00:13 )

Come a Spa è diventato il primo italiano a vincere il “Masters of Endurance”, ovvero vincere tutte e tre le gare da 24h, tagliato il traguardo del Bol d’Or in quarta posizione è diventato il primo italiano bicampione del mondo dell’Endurance. Stiamo parlando ovviamente di Niccolò Canepa, che al Paul Ricard ha scritto un’altra pagina della sua storia personale nel campionato bissando il titolo vinto nel 2017 con GMT94. Canepa ha parlato anche del suo rapporto con Jonathan Rea, new entry di Yamaha per il biennio 24-25.

Niccolò, una stagione pazzesca da parte vostra ed una gara di sofferenza per i problemi al motore

Da quando sono entrato in YART avevo l’obiettivo di vincere il Mondiale e per un motivo o per l’altro non ci siamo mai riusciti nonostante siamo quasi sempre stati i più veloci in pista. Riuscire a vincere il titolo quest’anno in questo modo è veramente bello. Non ci sono gare facili, tutte le gare sono difficili ed anche questa ha avuto le sue complicazioni. Non abbiamo mai mollato, neanche quando a Le Mans di notte c’erano 3° e bisognava spingere per cercare di vincere la gara; o a Spa sia con la pioggia che con l’asciutto abbiamo spinto forte. Ci siamo meritati questo titolo.”

Che sensazione è dopo il Masters of Endurance di Spa vincere il titolo al Bol d’Or come nel 2017?

Vincere il titolo è una cosa pazzesca. Nella mia carriera in Endurance rimane un sogno nel cassetto che è quello del podio a Suzuka, ci sono arrivato vicino negli ultimi due anni ma l’anno prossimo non lo manchiamo.”

I problemi di Suzuka vi hanno un po’ dato la carica per arrivare qui e dire “dobbiamo vincere il titolo”?

Avevo solo in mente quello. Volevo vincere, non c’erano alternative. Lavoriamo tutti i giorni per un obiettivo e questo è quello che abbiamo in testa. Ogni volta che salgo in moto e abbasso la visiera voglio vincere.”

Come commenti, da uomo Yamaha, l’arrivo di Jonathan Rea?

Sono contentissimo, Johnny è un campione incredibile ed una gran persona. Non vedo l’ora di lavorare con lui tra qualche mese quando ci saranno i test. Sarà interessante un suo feedback sulla R1 che usiamo in SBK e sicuramente sarà uno dei piloti top del Mondiale del prossimo anno.”

Come sarà fargli da coach nel prossimo biennio?

Un campione del genere bisogna conoscerlo bene ed instaurare la fiducia, che è il primo step quando inizi a lavorare con un pilota. C’è già una stima reciproca, me l’ha dimostrato in più occasioni, abbiamo anche corso contro a Suzuka fino all’anno scorso. E’ bello poter lavorare con un campionissimo così.”

La tua vita ormai è qui nell’Endurance, con qualche wild card in SBK…

Sono sempre con Yamaha, sono collaudatore, facciamo un sacco di attività insieme oltre al Mondiale Endurance. Ormai è come una famiglia, sono tanti anni, ed è veramente bello come siamo riusciti a creare un gruppo di lavoro eccezionale nel Mondiale SBK e adesso anche nel Mondiale Endurance e a toglierci una soddisfazione.

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