EWC 24h Spa, Niccolò Canepa confessa: “Gara difficile, le Safety Car non ci hanno aiutato”

EWC 24h Spa, Niccolò Canepa confessa: “Gara difficile, le Safety Car non ci hanno aiutato”© GPAgency

ESCLUSIVA | Il rider genovese, che ha tagliato il traguardo in sella alla R1 #7 per l’ultimo stint di gara, confessa i suoi sogni ed obiettivi per le restanti due gare del Mondiale Endurance

19.06.2023 ( Aggiornata il 19.06.2023 16:11 )

Fresco di trionfo, primo con Yamaha YART alla 24h di Spa portando il team austriaco anche al primo posto in classifica mondiale, Niccolò Canepa ha raccontato ai nostri microfoni nel post gara le sensazioni vissute durante l’arco delle 24h, fissando poi sogni ed obiettivi per le ultime due gare della stagione, Suzuka e Bol d'Or.

Niccolò, finalmente dopo tre anni di attesa la prima vittoria con YART e la prima stagionale…

E’ la prima 24h ore vinta con YART, ho scoperto l’Endurance grazie a GMT94 e mi sembrava tutto magnifico perché vincevamo sempre. E’ stato un po’ difficile il passaggio a YART ma sono veramente contento per i miei compagni e per il team perché se la meritano tutti. Siamo sempre stati i più veloci in pista in questi anni e per un motivo o per l’altro non siamo mai riusciti a vincere una 24h. Finalmente questa vittoria è arrivata.”

Siete riusciti a concretizzare e trasformare in vittoria la velocità in qualifica

Non era soltanto la qualifica, avevamo gli stint più veloci in tutte le gare ed avevamo il passo migliore però non riuscivamo a vincere. E’ stato un po’ frustrante perché non riuscire a concretizzare questa velocità non è stato facile. Sapevamo che prima o poi sarebbe arrivata questa vittoria, abbiamo continuato a lavorare ed a crederci. Non è stata facile questa gara, gli altri non hanno mai mollato e le Safety Car non ci hanno aiutato, abbiamo spinto dall’inizio alla fine, anche con il brivido della pioggia. E’ stata una gara sofferta ma ce l’abbiamo fatta.”

Il brivido della pioggia, la gomma bucata di Marvin Fritz e la partenza un po’ ad handicap hanno reso tutto più complicato…

Ne succede sempre qualcuna, una 24h in tranquillità non riusciamo mai a finirla (ride). Penso che sia la prima di tante, sono contento dei miei compagni di squadra e del team, hanno fatto tutti un lavoro eccezionale. Con il tempo abbiamo capito quali erano le aree dove dover migliorare e, secondo me, ci siamo riusciti. La dimostrazione è il gran risultato a Le Mans e la vittoria qui. Siamo in testa al campionato e siamo la squadra più forte del Mondiale.”

Testa a Suzuka con un desiderio speciale


Con la vittoria di Spa, passate in testa al Mondiale ma soprattutto è bello vedere il tricolore in cima all’Endurance

Nella mia testa sono motivatissimo e non accetto di arrivare secondo. Ogni volta che salgo in moto penso a quello. La gara incredibile che siamo riusciti a fare a Le Mans ed anche questa dimostra quanto detto, sono motivatissimo, fisicamente pronto. Voglio vincere un altro Mondiale, abbiamo messo un piccolo tassello oggi. Adesso cerchiamo di andare avanti gara per gara.”

La testa inevitabilmente è già a Suzuka

Suzuka sarà una tappa molto importante, l’anno scorso abbiamo sfiorato il podio e quest’anno mi piacerebbe salirci.”

Eri terzo nell’ordine di partenza proprio per il motivo che hai descritto prima

Il primo stint è quello più facile perché è come una gara sprint, siamo tutti attaccati e se si perde qualcosa lo si recupera con la scia. Abbiamo fatto questa scelta anche a Le Mans ed ha funzionato, anche se a Suzuka mi piacerebbe fare la partenza perché è una gara mitica e non è escluso che la farò. Suzuka è una gara diversa dalla 24h.”

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