La nuova categoria condividerà la griglia con la classe regina, con un regolamento volto a contenere i costi. Abbiamo sentito il parere di alcuni diretti interessati
Una delle grandi novità del Campionato Italiano Velocità 2025 sarà l'arrivo della categoria “Production Bike”, la quale andrà ad affiancare la Superbike condividendone la griglia. Abbiamo già parlato del regolamento tecnico (identico a quello che verrà introdotto anche nel mondiale endurance EWC) volto ad un sensibile abbattimento dei costi viste le modifiche limitate e l'utilizzo dei modelli base delle varie Case, che dovrebbe portare anche e soprattutto ad un aumento dei piloti in griglia.
Per farci un'idea più chiara a proposito di questa importante new entry della serie tricolore, abbiamo deciso di contattare alcuni Team Manager direttamente interessati, essendo impegnati con le loro squadre proprio nella classe regina del CIV. In particolare, abbiamo sentito l'opinione di Luca Conforti e di Cristian Serri, in rappresentanza rispettivamente del team Broncos Racing e del 322 Racing Service: ecco cosa ci hanno detto in esclusiva.
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“Sono contento di questa introduzione per il 2025, perché oltre ad espandere la griglia credo possa rappresentare il giusto step intermedio per tutti colori che puntano alla 1000 arrivando da altre categorie, Supersport in primis, trattandosi di moto più facili da usare, livellate tra loro e con costi limitati, ma comunque performanti”, ha spiegato Luca confermando che la squadra sarà impegnata anche nella nuova categoria. “Dal mio punto di vista si tratta di una bella novità e sono favorevole, a tal punto da poter già confermare la partecipazione del team Broncos con Ducati”.
“Spero in una chiara distinzione tra la SBK vera e propria e la Production Bike, visto che la prima è la classe regina e deve assolutamente mantenere il proprio prestigio”, prosegue l'ex pilota. “Mi auguro inoltre che ci sia una sorta di limitazione nell'accesso alla nuova classe, a cui devono partecipare piloti forti e talentuosi per evitare che si vengano a creare delle potenziali situazioni di pericolo, ma sono sicuro che la Federazione abbia pensato a questo aspetto”.
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“Penso che la Production Bike possa essere una bella novità, anche se al momento ho qualche dubbio riguardante l'elettronica visto che dovendo utilizzare la centralina originale si rischia di avere moto decisamente più competitive rispetto ad altre. Nel nostro caso, BMW ha un controllo di trazione stradale che taglia moltissimo la potenza, perciò se non si ha la possibilità di utilizzare almeno una mappa dedicata, l'alternativa diventa correre senza elettronica e la S 1000 RR in tal caso risulterebbe pressoché inguidabile”, ha detto Cristian per poi vedere i lati positivi.
“Chiaramente ho detto questo perché stiamo parlando di CIV e della classe regina, in cui il livello sarà come sempre molto alto, mentre in trofei minori o amatoriali il problema non si porrebbe”, prosegue Serri anticipando anche i piani per il 2025. “In ogni caso si tratta di un bel format, sarà interessante vedere una griglia con più moto e sarà una bella occasione per tutti coloro che puntano a correre in top class con costi contenuti.
Conclude: "Noi però saremo al via della Superbike come lo scorso anno, puntando a migliorare i risultati ottenuti in questa stagione”.
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