Roberto Ferrara, dall'officina di papà al CIV Supersport 600

Roberto Ferrara, dall'officina di papà al CIV Supersport 600© GpAgency

La storia del giovane pilota sardo, vincitore della classe 600 Pro del Trofeo Italiano Amatori 2021

14.12.2022 ( Aggiornata il 14.12.2022 13:52 )

Roberto Ferrara, 21 anni, è reduce dalla sua prima stagione nel CIV Supersport 600, approdo naturale dopo aver trionfato nella classe 600 Pro del Trofeo Italiano Amatori nell’anno 2021.

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Il Trofeo Amatori come rampa di lancio


Il pilota sardo è una giovane promessa del motociclismo italiano, un ragazzo che continua a inseguire il suo sogno di arrivare ai piani alti del motociclismo mantenendo sempre i piedi per terra. “Nella vita non faccio solo il pilota: lavoro nell’officina di mio padre, è lui a spingermi e motivarmi, condividiamo lo stesso sogno. Per questo mi sento di ringraziarlo, perché mi consente di alternare le mie due attività senza intoppi” il racconto di Ferrara, che ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di Motosprint in cui ha ripercorso la propria carriera e la stagione appena conclusa.

Roberto, raccontaci gli inizi della tua carriera.

“Ho iniziato con le minimoto nel 2010, poi sono passato alla MiniGP. L’apice è arrivato nel 2013, quando ho corso nel CIV Junior contro avversari come Kevin Zannoni, Dennis Foggia, gente che è arrivata nel Mondiale. Dopo è arrivato lo stop per mancanza di budget, così ho iniziato a lavorare nell’officina di mio padre per riuscire a mettere qualche risparmio da parte pur di tornare a gareggiare”.

Così facendo sei tornato in pista e il Trofeo Italiano Amatori è stato il tuo trampolino di lancio.

“Esatto. Nel 2021 ho preso parte alla classe 600 Pro del Trofeo Amatori vincendo il campionato: un successo che mi ha fatto tornare la voglia di correre e la speranza di arrivare in alto”.

Nel 2022, quali sono state le differenze più grandi che hai trovato nel passaggio dal Trofeo Amatori al CIV?

“Sicuramente la preparazione fisica necessaria, perché al CIV devi essere pronto a reggere un’intensità di gara molto differente. Inoltre, moto e pneumatici sono molto differenti”.

Il primo anno al CIV


Come valuti il tuo primo anno nel CIV SS600?

“Passare dall’Amatori al CIV è stato un po’ come scalare una montagna, ma da metà stagione in poi ho iniziato a trovarmi più a mio agio e togliermi delle soddisfazioni. A inizio stagione non avevo grandi obiettivi: al primo round di Misano ho sentito molto la pressione, non è stato facile ritrovarsi in griglia con piloti così veloci ed esperti. Col passare delle gare, i miei tempi sul giro sono migliorati costantemente e questo mi fa ben sperare in vista del futuro. Il mio miglior weekend è stato quello disputato a luglio, sempre a Misano: sono riuscito a stare nel gruppo e quasi replicare i tempi di Bussolotti. In quel weekend ho compiuto uno step mentale notevole”.

Chi è il pilota a cui ti ispiri?

Nessuno in particolare, cerco di imparare un po’ da tutti. Ho stretto un bel rapporto con Sorrentino, anche lui proveniente dal Trofeo Amatori, e con Fusco. Ci aiutiamo a vicenda”.

Cosa farai nel 2023?

“Nel 2023 proseguirò la mia avventura nel CIV SS600 con l’Officina dei Talenti. Ho capito di avere la velocità necessaria per prendere parte al CIV, ora ho bisogno di accumulare esperienza”.

Luca Bernardi nel CIV SBK con Nuova M2 Racing

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