“Edo” e l'Aprilia hanno sfiorato l'impresa nell'ultimo round stagionale, ma una prima manche sfortunata ha fatto sfuggire il trionfo in campionato per un soffio
Abbiamo già parlato del British Superbike e di quanto sia stata combattuta e incerta l'ultima corsa della classe regina a Brands Hatch, ma anche la classe Sportbike non è stata da meno visto che il titolo si è deciso soltanto sul traguardo della tornata conclusiva dopo una stagione totalmente contraddistinta dal testa a testa tra Edoardo Colombi e Richard Cooper. Il titolo è andato a quest'ultimo con la Triumph Daytona 660 del team PHR Perfromance, ma il talentuoso pilota italiano, portacolori del team Gradara Corse, ha venduto cara la pelle: andiamo a vedere cos'è successo.
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Il meteo “pazzo” del sabato ha rimescolato le carte sul circuito alle porte di Londra e la scelta della gomma si è rivelata determinante in Gara 1, visto che Colombi e la squadra hanno optato per le gomme rain ma la pista si è asciugata in fretta premiando coloro che avevano fatto la scelta opposta, tra cui Cooper che ha così conquistato il successo. “Edo”, per quanto possibile, ha limitato i danni centrando comunque la zona punti chiudendo quattordicesimo, restando così ancora matematicamente in gioco in vista di Gara 2.
Una seconda manche che si è disputata sull'asciutto e che non ha avuto storia per quel che riguarda il potenziale mostrato: Colombi e l'Aprilia RS 660 hanno dominato la scena andando a vincere con un ritmo da record, salendo sul gradino più alto del podio e ricevendo gli applausi dei tantissimi appassionati presenti sulle tribune. A Cooper è bastato il secondo posto per assicurarsi il titolo, ma anche “Coopes” si è congratulato con il pilota italiano, il quale può essere orgoglioso della stagione disputata visto che, senza conoscere i tracciati e contro piloti di comprovata esperienza nel panorama britannico, è uscito a testa alta da una stagione stellare.
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