WithU 511 Racing Team: la scommessa di un team tutto al femminile

WithU 511 Racing Team: la scommessa di un team tutto al femminile

A farsi largo tra le altre squadre, per la prima volta quest’anno, ce ne sarà una composta solo da donne, capitanata dalla team manager Sandra Stammova

19.03.2022 ( Aggiornata il 19.03.2022 16:55 )

Una squadra che corre nel motociclismo a livelli importanti, può essere composta solo da donne? Quella che poteva essere pura utopia, fino a qualche anno fa, oggi si è trasformata in una incredibile realtà che porta il nome di WithU 511 Racing Team. Team manager, meccaniche, telemetriste, ovviamente pilote, tutte le persone che compongono questa squadra sono quote rosa per una sfida tanto incredibile quanto ammirevole.

Il potere delle donne


La squadra parteciperà all’European Women’s Cup con le due pilote Sara Sanchez e Jessica Howden, guidate dalla team manager Sandra Stammova, pilota che da sempre compete nelle gare maschili in UK, Nuova Zelanda, Italia e Sudafrica, nonché Mental Coach professionista. Sandra ci ha raccontato in esclusiva: “Non ho mai pensato che questa sfida fosse facile, e ovviamente non lo è, ma non mi piacciono le cose facili. Stiamo lavorando il più possibile per essere preparate”. Sulle sue ragazze ha ammesso: “Hanno due caratteri completamente diversi. Arrivano da paesi diversi: Jessica è nata in Sudafrica e abita in Malawi. Sara è spagnola, è espansiva, ha esperienza, Jessica ne compirà 19, è più timida, bisogna tirarle fuori le parole, ma è normale, glielo dobbiamo insegnare”.
Guardando il lato tecnico delle pilote, le differenze sono molte: “Sara ha esperienza come pilota, è più tranquilla, ha uno stile di guida molto rotondo, lo stile della 300, mentre Jessica ha corso un anno con la 300, l’ultimo anno invece ha guidato una Ducati 600. È un po’ un mix e dobbiamo farla tornare sullo stile precedente. È molto forte, in pista guarda avanti, non gli interessa niente, non ha paura, non si spaventa. Tutte e due sono così su questo aspetto”.
Le uniche aspettative del momento sono “che lavorino bene con la squadra e che migliori come pilote in tutti gli aspetti. Voglio far arrivare le ragazze dove non sono arrivata io e metterle nelle migliori condizioni”.

Sara è pronta 


Le due pilote sono, almeno all’apparenza molto diverse tra loro. Sara Sanchez è grintosa, allegra, estroversa e ci ha raccontato: “Questa stagione la affronto con molta voglia e un team completamente nuovo. Ho lasciato quello precedente perché ho ricevuto questa chiamata. Siamo tutte ragazze, vogliamo dimostrare che possiamo essere allo stesso livello dei ragazzi, è un’idea molto bella di cui voglio far parte. Posso solo che esserne orgogliosa”. Dopo aver perso il titolo l’anno scorso per solo un punto, l’obiettivo è più che chiaro: Vincere, ma bisogna lavorare. Capire nella prima gara dove siamo, spero di essere dove meritiamo, di stare davanti e lottare per il campionato. Spero quest’anno che non mi scappi”. La moto sarà la stessa dell’anno scorso, la Kawasaki, “mi piace, le ragazze lavorano molto bene, manca solo migliorare alcuni aspetti”. E se guarda più lontano, pensa: “Il mio obiettivo non è correre solo contro le donne, sono vice-campione della coppa europea femminile, ma il mio obiettivo è esserlo anche in una categoria mista, contro i ragazzi. Il mio idolo? All’inizio è stato Valentino Rossi, poi si è aggiunto Marc Marquez”.

Jessica fiduciosa dopo il primo test


Più riservata e timida, complice anche la tenera età, è Jessica, dentro i cui occhi si legge l’impazienza di cominciare: “Sarà una nuova stagione e vorrei migliorare e maturare esperienza, grazie anche alle ragazze del team. Mi sono prefissata la top 3 del campionato”. Per lei, vice campionessa nello Zimbawe National Championship classe 250, vincitrice della “1 hour endurance race” e campionessa della Eastern Cape Regional 300, è un mondo del tutto nuovo: “Nei test abbiamo lavorato molto bene, sono migliorata ed è stato positivo e c’è stata collaborazione anche con Sara. Inoltre ho conosciuto meglio le ragazze del team”.
L’unica pista che conosce è il Mugello, dove l’anno scorso ha debuttato come wild card ottenendo un ottimo settimo posto: “Per il resto tutti i circuiti saranno nuovi per me. Sulla carta penso che le piste a me più favorevoli siano quelle come Misano, con stop and go”. Nata in Sudafrica, Jessica ha un buon rapporto con i fratelli Binder, oggi entrambi in MotoGP. “Qualche volta ci alleniamo insieme” ha raccontato, insomma non manca solo che cominciare a fare sul serio.

Women's European Cup: ecco tutte le novità del 2022

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi