Il BSB e la dinastia scozzese dei Mackenzie

Il BSB e la dinastia scozzese dei Mackenzie

23 anni dopo papà Niall, Tarran Mackenzie si è aggiudicato il principale campionato britannico

18.02.2022 ( Aggiornata il 18.02.2022 17:13 )

A metà anni ‘90 era merito di Niall, oggi di Tarran. I Mackenzie sono tornati a dominare il BSB, riportando la Scozia al top: se Niall fece tris tra 1996 e 1998, dopo gli anni da protagonista del Mondiale 500, è stato Tarran ad aggiudicarsi il titolo 2021, in una stagione conclusasi come di consueto nella grande cornice di pubblico di Brands Hatch a metà ottobre, per una sorta di ritorno alla normalità dopo un difficilissimo 2020 con pochi round a porte chiuse.

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I risultati della stagione 2021


Il campionato 2021, coinciso con il 25° compleanno della serie per come la conosciamo oggi (con il regolamento Superbike e non con quello TT-F1), ha infatti visto il ritorno dei numerosi appassionati sulle tribune, unito a una tappa fuori dall’Inghilterra – a Knockhill, in Scozia – e, soprattutto, del cosiddetto Showdown di fine stagione che ha reso incerta la lotta per il titolo fino all’ultimo weekend di gara sullo spettacolare tracciato alle porte di Londra. L’anno è iniziato in salita, con il primo round disputatosi addirittura a fine giugno per poter permettere ai tifosi di assistere dal vivo alle gare senza restrizioni, ma una volta preso il via il campionato non ha fatto mancare le emozioni. Fin dalla tappa inaugurale di Oulton Park, è stato chiaro come i due portacolori del Team McAms Yamaha fossero i piloti più in forma, specialmente l’australiano Jason O’Halloran, vero e proprio dominatore della prima parte della stagione e leader del campionato al termine della “regular season” composta dai primi otto appuntamenti. O’Halloran è arrivato ai round dello Showdown da leader grazie ai “podium credits” ottenuti in precedenza, cioè i punti addizionali che si aggiungono ai 1000 che spettano a ciascun qualificato per lo Showdown (5 punti per ogni vittoria, 3 per ogni secondo posto, 1 per ogni terzo).

La leadership di O’Halloran è stata però messa in discussione dal compagno di squadra Mackenzie e dalla Ducati del Team Oxford Racing guidata da Tommy Bridewell, che negli ultimi tre round sono riusciti a esprimere al meglio il loro potenziale, contrariamente al numero 22, che a causa di un paio di cadute di troppo ha perso la prima posizione della classi fica chiudendo poi la stagione in terza piazza. A trionfare è stato proprio Mackenzie, autore di un finale perfetto: lo scozzese ha vinto una manche sia a Oulton Park che a Donington, per poi concludere con una grande tripletta a Brands Hatch al termine della quale sembrava potesse addirittura passare al Mondiale per il 2022. Inoltre, la conquista del titolo da parte di “Taz”, che ha regalato la prima doppietta padre-figlio nel BSB, è stata connessa a un ulteriore incrocio familiare. Perché è arrivata nell’ultimo weekend di gara della carriera per il fratello maggiore, Taylor, impegnato in Superstock 1000 sempre nel contesto del BSB. Taylor Mackenzie da quest’anno sarà nel Motomondiale come team manager della struttura MLav Racing Academy di Michael Laverty, impegnata in Moto3.

Per Mackenzie è stato un anno da incorniciare, come ha ammesso lui stesso: "È stato un “rollercoaster” di emozioni. Da appassionato, gli scorsi anni ricordo che quando vedevo i vari Brookes, Haslam e Byrne indossare il casco d’oro e festeggiare per il titolo a Brands Hatch era sempre un momento speciale, ora che è toccato a me è stato incredibile. Sognavo di poter vivere tutto ciò da quando ho iniziato a correre nel British Superbike nel 2018 ed è successo per davvero. Il merito per questo trionfo va anche al Team McAms-Yamaha, che per tutto l’anno mi ha messo a disposizione una moto perfetta". Partecipare alla dinastia vincente ha emozionato Tarran: “Mio padre divenne il primo vincitore nella storia del BSB venticinque anni fa, quando io ero appena nato, perciò replicare il suo successo ha reso questa stagione ancora più memorabile. In tanti parlavano di questo possibile avvenimento, ma io ho preferito pensarci soltanto una volta conquistato il titolo e, visto il risultato dell’ultimo weekend di gara, direi che ne è valsa la pena”.

Alle spalle del nuovo campione ha chiuso il già citato Bridewell, miglior ducatista della stagione, mentre Christian Iddon e il campione 2020 Josh Brookes hanno terminato l’anno rispettivamente in quarta e sesta posizione sulla Panigale V4 R del Team VisionTrack Racing PBM e con la BMW dell’inedito FHO Racing portata in pista anche da Peter Hickman, che ha chiuso tra loro in quinta posizio ne. Qualificati allo Showdown anche Danny Buchan e Glenn Irwin – unico pilota Honda competitivo nel 2021 – i quali hanno concluso in settima e ottava posizione. Da segnalare anche la conquista del titolo nella Rider’s Cup per Lee Jackson, pilota dell’FS-3 Kawasaki: “Jacko” ha infatti concluso in nona posizione l’annata in sella alla Ninja ZX-10RR, ovvero come primo tra i piloti non qualificati allo Showdown al termine della regular season.

Il calendario 2022 e i piloti da tenere d'occhio


Proprio Jackson, confermato nel team di punta della Casa di Akashi, sarà uno dei piloti da seguire nel 2022, così come il giovane compagno di squadra Rory Skinner, autore di un’ottima annata da esordiente. I due potrebbero inserirsi nella lotta per il titolo, sfidando la favorita coppia del Team McAms. Le Yamaha aumenteranno visto che il Team OMG Racing, con Bradley Ray e Kyle Ryde, utilizzerà le R1. Tra i numerosi piloti che punteranno in alto, anche i soliti Bridewell e Hickman, nuovamente con Ducati e BMW, e le Honda ufficiali di Irwin e Tom Neave, quest’ultimo in arrivo dalla Superstock 1000 dove ha conquistato il titolo con la medesima squadra.

Da non sottovalutare, inoltre, alcuni possibili outsider come il rientrante Luke Mossey e i giapponesi Ryo Mizuno e Takumi Takahashi. Per quanto riguarda il calendario, saranno nuovamente 11 le tappe della serie britannica, con le prime otto per la regular season e le ultime tre dedicate allo Showdown, ognuna con tre manche al proprio interno. Il primo round sarà nella versione “National” del tracciato di Silverstone nel weekend del 15-17 aprile, che verrà preceduto dai test prestagionali su varie piste tra fine marzo e inizio aprile, mentre il gran finale sarà, come da tradizione, a metà ottobre a Brands Hatch, dove si correrà anche a luglio. Tornerà inoltre la pausa tra la fine di maggio e la metà di giugno per permettere ai piloti – in particolare a Hickman e Irwin – di prendere parte al Tourist Trophy.

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