Rusthen: “Non ricordo l'incidente. Le moto continueranno a far parte della mia vita”

La pilota norvegese è tornata nel paddock a distanza di quattro mesi dal terribile incidente di Misano: “Mi servirà un anno per essere al 100%, ma spero di tornare in sella”

Il primo, storico appuntamento del mondiale femminile WorldWCR andato in scena a Misano nel mese di giugno era stato fortemente segnato dal terribile incidente di Mia Rusthen, finita in coma per diverse settimane. Fortunatamente la ragazza norvegese si è ripresa e ora sta affrontando un lungo percorso di riabilitazione, ma nel fine settimana di Jerez è tornata per la prima volta nel paddock ricevendo grande affetto da parte di tutti. Le moto, come ha spiegato lei stessa, continueranno a far parte della sua vita in qualche modo: ecco cosa ci ha detto, senza nascondere la comprensibile emozione.

Sto meglio, mi sto riprendendo ed è un'emozione grandissima essere tornata nel paddock a Jerez per quest'ultimo round della stagione”, ha detto Mia. “Sto portando avanti il mio percorso di guarigione e so che la strada sarà lunga, ma essere qui potendo camminare con le mie gambe rappresenta un traguardo davvero emozionante per me dopo tutto ciò che ho passato in questi mesi. Ho sentito l'affetto ed il calore dell'intero paddock, anche se dopo questo weekend tornerò in Norvegia per proseguire il recupero vicino a casa. Il fatto che mi dispiaccia non avere i capelli lunghi come prima dimostra quanto ora stia meglio e posso dire di essere grata alla vita”.

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Rusthen: “Spero di tornare in sella, ma se non dovessi riuscirci...”


Come detto, il percorso di riabilitazione sarà lungo e secondo i medici per tornare al cento per cento ci vorrà circa un anno, ma la determinazione e la voglia di tornare in forma non mi mancano”, ha aggiunto evidenziando come la passione per le moto non sia svanita. “Chiaramente il mio primo pensiero sono ancora le moto e sarebbe incredibilmente bello riuscire a tornare in sella, ma se ciò non fosse possibile resterò ugualmente in questo mondo in qualche modo. Magari aprirò una squadra e diventerò Team Manager o coprirò altri ruoli, ma si tratta dell'ambiente che amo e non lo lascerò di certo. Ho una grande passione per le corse e continuo ad avere il pieno supporto della mia famiglia, che mi è stata sempre vicina in questi mesi e mi permette tutt'ora di inseguire il mio sogno”.

Non è poi mancata una battuta sull'incidente, di cui la ragazza norvegese non ricorda nulla: “Sinceramente non mi ricordo nulla della dinamica. Mi hanno raccontato che si è trattato di un incidente di gara davvero violento in cui sono caduta ad alta velocità dopo aver perso il controllo della moto in fase di frenata, ma ciò che conta è che ora sto abbastanza bene dopo un periodo difficilissimo e sono qui sotto la luce del sole. E' questa la mia vittoria più importante, anche se il mio percorso non si è concluso”.

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