Il Corsaro, sei volte iridato tra 250GP e SBK, ha girato (forte) in Toscana ed al Marco Simoncelli Circuit, portando al limite l'Aprilia RSV4 X
“Promesse da marinaio”, ovvero, dichiarare qualcosa di fare o non fare qualcosa e poi, sistematicamente, cambiare idea. Dopo il brutto incidente patito nel Supermotard di circa tre anni fa, Max Biaggi aveva detto basta, mai più motocicletta, ho un’età ed è meglio appendere il casco al chiodo.
Sarebbe come se Rocky Balboa appendesse i guantoni al muro: il DNA e l’indole lottatrice del pugile, raccontata in film in cui, a carriera professionistica finita, l’attore Sly Stallone continua a “scazzottare” nelle vie di Philadelphia, come se queste fossero il ring.
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L’arena di Biaggi è la pista. Il sei volte iridato - quattro in 250 Grand Prix, due in SBK - continua a saltare in sella, portando in giro per circuiti l’Aprilia RSV 4, la versione più evoluta della Superbike stradale di Noale.
Prima al Mugello, oggi a Misano: il Corsaro va forte, lo spiega il suo stile di guida, lo conferma il cronometro. Gli addetti ai lavori presenti al Marco Simoncelli Circuit si sono soffermato ad ammirarlo, da Rea a Redding, passando da Pirro a Guintoli.
Indiscrezioni rivelano tempi sul giro non distanti dalla SBK ufficiali, nonostante l’età del romano ed un lavoro - il suo - più di sviluppo che di prestazione pura. Come abbiamo già detto, il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
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