Trial: Toni Bou e il peso di essere “obbligato” a vincere sempre

Trial: Toni Bou e il peso di essere “obbligato” a vincere sempre© HRC

Dopo aver vinto 34 titoli mondiali in carriera, il pilota HRC è pronto a puntare al top anche quest'anno: “So che prima o poi smetterò di trionfare, perciò mi godo ogni momento”

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30.01.2024 ( Aggiornata il 30.01.2024 10:09 )

Nelle scorse settimane vi abbiamo riportato la notizia del rinnovo da parte di Toni Bou con il team HRC per le prossime quattro stagioni del mondiale Trial (sia outdoor, sia X-Trial indoor). Un prolungamento del contratto che potrebbe permettere al 34 volte campione del mondo di aumentare il proprio numero di successi portandosi addirittura all'incredibile cifra di quaranta titoli in carriera, visto che il 37enne non ha alcuna intenzione di appendere il casco al chiodo nell'immediato futuro.

In una lunga intervista rilasciata al sito del team Honda Racing Corporation, lo spagnolo ha parlato proprio della sua carriera e del peso di partire sempre come grande favorito, ma anche dell'età che avanza, degli infortuni e dei giovani rivali destinati a dargli sempre più filo da torcere. Il tutto, a pochi giorni dal primo round X-Trial, in programma dal 31 gennaio al 4 febbraio a Barcellona.

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Bou: “Sono obbligato a vincere, ma sono grato ad HRC”


Ovviamente, anche per questo 2024 il mio obiettivo è quello di vincere il titolo mondiale sia outdoor che nell'X-Trial, ma non è semplice, perché ora sono quasi obbligato a trionfare, ma al contempo ho tanti avversari di alto livello, come Jaime Busto e Gabriel Marcelli”, ha spiegato Toni. “Arrivo da 17 anni di vittorie in entrambe le specialità e so che prima o poi smetterò di vincere, ma proprio per questo voglio godermi al massimo ogni momento”.

Il rinnovo con HRC è un aspetto di cui Bou va particolarmente fiero: “Per me questo team è come una famiglia, visto che ho vinto tutti i titoli insieme a loro e proseguirò con questa squadra fino al termine della mia carriera. Gli sono grato, perché non è da tutti offrire altri quattro anni di contratto ad un pilota di 37 anni, ma sono sicuro di poterli ripagare nel migliore dei modi”.

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“Gli infortuni? I tempi di recupero sarebbero lunghi”


A proposito di età, l'iberico sa che è proprio quello il maggior ostacolo da superare per continuare ad essere al top: “Per me è fondamentale stare attento a non infortunarmi in maniera seria, perché i miei tempi di recupero sarebbero molto più lunghi rispetto a quelli dei miei avversari più giovani. Non è un aspetto facile da controllare, visto che sono un pilota molto aggressivo, ma il fatto che stia ancora davanti a tutti mi dà la giusta motivazione per proseguire allo stesso modo e, ora che ci siamo quasi, ora non vedo l'ora che cominci la stagione”.

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