Fabrizio Meoni corre ancora con Gioele alla Dakar

Fabrizio Meoni corre ancora con Gioele alla Dakar© Getty Images

A 19 anni dall’incidente in cui il motociclismo italiano perse il campione di Castiglione Fiorentino, suo figlio è al via del rally raid più duro del mondo nel suo ricordo

11.01.2024 ( Aggiornata il 11.01.2024 11:03 )

Per gli appassionati di Rally Raid l’11 gennaio resterà per sempre un giorno ricordato in maniera negativa per l’incidente di Fabrizio Meoni alla Barcellona-Dakar del 2005. Sono trascorsi 19 anni da quel giorno in cui perdemmo uno dei migliori interpreti della Dakar, unico italiano insieme a Edi Orioli a conquistare il successo nella gara più dura del mondo, oggi il ricordo di Fabrizio è portato in gara alla Dakar da suo figlio Gioele.

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Fabrizio campione indimenticabile

Quando un appassionato di fuoristrada e in particolar modo di Rally Raid pensa ai campioni che hanno caratterizzato questa disciplina non può che pensare a Fabrizio Meoni. Il pilota di Castiglione Fiorentino nato il 31 dicembre 1957 e che ha conquistato due successi alla Dakar, oltre a quattro vittorie al Rally dei Faraoni e altrettante al Rally di Tunisia tra il finire degli anni 90 e l’inizio del nuovo millennio è di fatto stato uno dei migliori interpreti dei Rally africani. Quando in Italia arrivò la notizia dell’incidente e della morte i Fabrizio Meoni il cuore di moltissimi tifosi ed appassionati si fermò per qualche secondo perché con lui non se n’era andato solo un grande campione ma anche un uomo che ancora mentre era in attività aveva iniziato diversi progetti di beneficenza nei territori toccati dalla Dakar.

Alla sua morte questi progetti sono stati portati avanti dalla “Fondazione Fabrizio Meoni Onlus” tanto che oggi aiuta in diversi modi molte comunità in Senegal, Tanzania, Costa D’Avorio, Sud Sudan, Burkina Faso e Camerun. Gioele è cresciuto ovviamente a pane e motori, tanto che la prima minimoto è arrivata quando aveva solo 3 anni per Natale. Le moto hanno continuato a far parte della sua vita anche dopo il ritiro dalle competizioni avvenuto nel 2014 per dedicarsi agli studi informatici, qualche anno fa ha poi fondato Whip Live, una società che ha creato un’app dedicata al tracciamento, la pianificazione e la navigazione di percorsi in moto, in bici e piedi.

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Il progetto Dakar4Dakar

Come lo stesso Gioele ha ammesso “Una vita senza moto da cross non era possibile per me” così nel 2020 è tornato a girare iniziando a pensare a come portare avanti il sogno di correre la Dakar con Fabrizio. Nel 2002 dopo il secondo successo consecutivo alla Dakar, il campione toscano promise a Gioele allora di soli 10 anni, che non appena avesse raggiunto la maggior età i due avrebbero corso insieme il Rally Raid più duro al mondo. Purtroppo soli tre anni più tardi Fabrizio perse la vita ma oggi Gioele è in gara portando con se lo spirito di suo padre ed una moto che porta gli stessi colori della moto con cui si impose nel 2001. Fondamentale per la preparazione alla gara è stato il contributo di diversi sponsor storici del due volte vincitore della Dakar e di Cyril Despres, cinque volte vincitore della Dakar (la prima proprio in quel tragico 2005) e compagno di squadra di Fabrizio. Il pilota francese ha accompagnato Gioele nella preparazione all’evento cercando di metterlo nella miglior condizioni possibile per affrontare una sfida impegnativa sotto il punto di vista fisico, mentale ed emotiva. “Il progetto Dakar 4 Dakar è iniziato perché quando avevo 13 anni sognavo con mio padre di fare insieme la Dakar il giorno del mio 18esimo compleanno. Il sogno è leggermente cambiato ma era ancora lì”. In queste prime giornate Dakariane, Gioele si è comportato egregiamente non commettendo errori e soprattutto facendo vedere ancora una volta la stoffa dei Meoni. Dopo 5 tappe si trova in 39esima posizione assoluta, sesto miglior debuttante e quinto nella classifica dei partecipanti alla classe Original by Motul, quella che gli appassionati continuano a chiamare “malle moto”.

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