Quali sono i segreti di una moto da Dakar: ce lo spiega Matthias Walkner

Quali sono i segreti di una moto da Dakar: ce lo spiega Matthias Walkner© Instagram

Il 31 gennaio parte da Sea Camp l'edizione 2023 della famosa maratona. Scopriamo quali sono i segreti delle moto che gareggiano tra le dune

13.12.2022 11:58

Attorno all’annuale gara off-road ruotano storie che raccontano di mitiche vittorie e altrettante avventure tra le dune. In pochi però parlano di quei segreti che nascondono le moto sotto le livree degli sponsor, che molte volte possono fare la differenza tra vittoria o amara sconfitta.

Il team Red Bull KTM schiera in sella Matthias Walkner, pilota austriaco che ha all’attivo già otto partecipazioni alla Dakar vincendo la gara nel 2018 in sella alla KTM 450 Rally. È proprio la “fidata amica” che vogliamo farvi conoscere meglio.

Un volume di 116 dB 

La moto che accompagnerà l’austriaco in questa avventura pesa 180 kg a vuoto. Dispone di un serbatoio benzina in posizione standard, e altri due ai lati della sella. Su questi c’è una “striscia” trasparente che delinea il livello di carburante, senza bisogno di una ulteriore spia che riempi il quadro strumenti. Questi possono contenere, in totale, ben 36 litri di benzina. Il limite fonometrico viene fissato a 116 dB.

Se le confrontiamo con i prototipi da MotoGP, ma anche solo con le moderne crossover di serie, una moto che corre alla Dakar non è assolutamente un missile. Infatti la 450 Rally ha una velocità massima sull’ordine dei 190 km/h, (che comunque è un bel andare su un percorso in fuoristrada) punta che viene raggiunta raramente nel corso della navigazione.

Serve grip

Nel percorso verso il traguardo non è proprio come viaggiare su un'autostrada, e tra salti e derapate, al pilota, serve un minimo di grip per rimanere in sella. Oltre a pedivelle con “spuntoni” e sella ruvida, c’è un particolare molto interessante. In corrispondenza della linea delle gambe, precisamente sopra i serbatoi posteriori, dei "grip" che rendono la presa più salda.

Nel video Matthias fa notare un altro particolare che in pochi, anzi pochissimi conoscono. Lateralmente al motore, sotto le leve freno e cambio, precisamente nel telaio è stato ricavato un “cassettino” o piccolo vano dove possono essere riposti attrezzi o componenti necessari nel corso della gara.

24 metri di note

Ogni pilota per orientarsi nel deserto ha un suo roadbook che gli delinea la rotta.  Questo è alloggiato sopra il manubrio e non è nient'altro che un rotolo di carta dove sono annotate le informazioni per non perdere l’orientamento. Vi siete mai chiesti, però, quanto sia lungo? Beh un bel po’, ben 23,9 metri e questo viene cambiato per ogni tappa. Per quest’anno però ci sarà una modifica: il roadbook sarà digitale. Dopo che le auto che hanno sperimentato questo componente già nelle scorse edizioni, dal 2023 anche le moto adotteranno questa funzione.

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