Ciabatti su Cairoli e il debutto di Ducati nel Motocross: l'intervista esclusiva

Ciabatti su Cairoli e il debutto di Ducati nel Motocross: l'intervista esclusiva

Il nove volte iridato Cross entra in Ducati: è come se la Rossa prendesse Valentino Rossi. Il Direttore Sportivo: "Tony è il riferimento" 

 

03.11.2023 ( Aggiornata il 03.11.2023 10:46 )

Quanto piacciano a Ducati le nuove sfide è spiegato da Paolo Ciabatti. Il Direttore Sportivo, tra viaggi di lavoro, weekend MotoGP e tempo permettendo, segue ogni competizione a cui la Rossa sia legata ufficialmente e direttamente coinvolta. Quando è arrivato l’annuncio dell’approdo da parte di Tony Cairoli alla corte di Borgo Panigale, il mondo tassellato è esploso nell’interesse generale, così sintezzato dal nostro intervistato: “Entriamo finalmente nel panorama del Crossle sue parole“allestendo un progetto pluriennale, che prevede lo svilupp di una gamma fuoristrada. Il primo step da affrontare è rappresentato dal Campionato Italiano Motocross 450 Prestige, insieme al team Maddii di Alessandro Lupino. Contestualmente, abbiamo raggiunto un accordo con Tony Cairoli, come ben sapete”.

Cairoli in Ducati: l'italiano più vincente al servizio della Rossa

Paragonando le ruote lisce pensate per l'asfalto alle coperture dedicate a terreni variegati e in virtù degli allori elencati, è come se Ducati avesse preso Valentino Rossi, in un certo senso: " Paolo Ciabatti temporeggia "lui conta qualcosa come 9 titoli mondiali, vanta enorme esperienza, gode di grossa sensibilità tecnica. Tony è riconosciuto quale pilota italiano di riferimento, è ancora in forma, come dimostrato dalla gara disputata quest’anno e rivelatasi vincente. Il progetto lo vedrà coinvolto nei test di sviluppo, nell’obiettivo di preparare il 2025 iridato, marcato MXGP”.

Vi affiderete a tecnologia totalmente vostra?

“La moto sarà completamente sviluppata in casa, con propulsore a distribuzione desmodromica. Questo è da considerarsi unicum nel panorama monocilindrri quattroemmezzo, e il successivo 250 anticiperà una serie di modelli dalle diverse cilindrate e prestazioni. Sì, la tecnologia proposta è nostra”.

Ducati porta avanti un periodo storico fantastico.

Ducati vive un momento positivo. Sportivamente lo vediamo: vinciamo in Superbike, Supersport e MotoGP. Dal punto di vista vendite, contiamo risultati economici importanti. La decisione di approdare a terreni sterrati fu valutata tempo addietro, poi deliberate recentemente. Abbiamo capacità tecniche rinomate nella sigla ‘style, sofistication e performance’, sicché vogliamo sfruttare anche in un ambito selettivo e affascinante come il Cross”.

I “puristi” non si lamenteranno? L’immagine aziendale non verrà “sporcata”?

Negli anni, Ducati ha esplorato vari segmenti, traendo successo. Il Multistrada ne è un esempio, la Desert X anche. Sicché, arriviamo nel mercato Off Road aperti e preparati La moto sarà particolarmente leggera, equipaggiata con soluzioni al top. Oltre all’asfalto, passiamo a ruote tassellate e terreni diversi”.

Cairoli porterà in azienda know how KTM?

“In realtà la nostra moto è concepita interamente in Ducati: motore e telaio sono idee e realizzazioni della nostra fabbrica. Chiaro, insieme a Lupino e Cairoli dedicheremo sessioni ottimizzate nel tempo ad affidabilità e affinamento, nella ricerca di alte prestazioni. La loro esperienza ci sarà utile nella ricerca perfetta dell’assetto, facendo valere le loro competenze di altissimo livello”.

Che impressione ha avuto di Tony, nella relativi acquisizione?

Tony è entusiasta, chissà mai che non voglia prendere parte a una wild card l’anno prossimo. Abbiamo un animale da pista, anzi, da campo di Cross. Vedremo cosa lui si sentirà di fare, le decisioni saranno puramente sue. Ovviamente, qualora volesse tornare in azione, noi ne saremmo assolutamente felici ed eccitati. Non mi stupirei, qualora richiedesse una wild card o cose del genere".

Tu che sensazioni provi?

Sono onestamente contento, poiché nato nel Cross. A metà degli anni Settanta mi cimentai, facendomi male quasi subito (ride). Ma la passione è rimasta viva e intatta, sicché l’impegno, seppur gravoso, mi entusiasma e stimola parecchio. Faccio questo mestiere da 25 anni, ne supero i 66. sfrutto la fortuna di fare ciò che adoro. L’inedita pagine per Ducati è ennesimo capitolo della mia carriera, che voglio scrivere godendomi ogni parola dato che, se ci penso, la nuova sfida riguarda pure me”.

 

 

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