MXGP di Svizzera: si impone Renaux

MXGP di Svizzera: si impone Renaux© L.Resta

A Frauenfeld va in scena il festival del motocross e tra stand gastronomici, fiumi di birra e decine di espositori è il tutto esaurito per il tradizionale Oster-Motocross

11.04.2023 ( Aggiornata il 11.04.2023 14:22 )

Il popolo svizzero, “preciso” per antonomasia, sa come divertirsi e quando decide di farlo, partecipa entusiasta alla grande festa del motocross che si è tenuta durante il weekend pasquale. La location del Gran Premio di Svizzera è quella del triennio 2016/2018, Frauenfeld, il paddock anche, la pista invece no; per l’occasione si è tornati infatti a gareggiare sull’antico tracciato del Schollenholz che dal 1961 ospita il Frauenfelder Oster-Motocross. L’appuntamento annuale con le gare di campionato svizzero, dopo la pausa dovuta al Corona Virus, è diventato per la prima volta Gran Premio e l’ha fatto celebrando un rito corale al quale hanno partecipato 15000 persone, assiepate tra le grandi tribune montate per l’occasione e le colline che circondano il tracciato.

Grande entusiasmo e tifo da stadio a Frauenfeld

A Frauenfeld pubblico top ma pista da rivedere

La pista, tortuosa e a tratti inadeguata per la potenza e la trazione delle moderne 450, ha comunque regalato emozioni e spettacolo, con gare intense e combattute fino all’ultimo giro. La gioia più grande se l’è regalata Maxime Renaux (Yamaha) che con un secondo ed un terzo posto, ha centrato il primo successo del 2023. Il coriaceo francese dopo aver seguito Jorge Prado (GasGas) sotto la bandiera a scacchi della prima frazione, è scattato alle spalle dello spagnolo nella seconda, prendendo il comando nel corso del primo passaggio, senza più cederlo, rispondendo ai furiosi attacchi di un Romain Febvre (Kawasaki) battagliero e a suo agio, come il connazionale, nello stretto e duro circuito elvetico.

Il podio della MXGP, da sx: Prado, Renaux e Febvre

Febvre a un passo dal successo che manca da 2 anni

Il disappunto di Febvre è tutto nella faccia mostrata sul podio, davanti al suo “capo”, Kimi Raikkonen, a Frauenfeld per godersi una giornata di motocross dopo le recenti fatiche americane in Nascar sulla pista di Austin. Scuro in volto, nonostante il terzo gradino del podio appena conquistato, Romain stava probabilmente pensando alla vittoria, sfumata nel finale proprio mentre cercava di attaccare Renaux per la prima posizione, quando un sasso lo ha centrato al volto, facendolo rallentare a un passo dalla possibilità di vincere manche e GP.

Tutto tranne che felice, Febvre vuole di più dal suo 2023

Prado metronomo, Herlings calcolatore

Sorride e si gode la sua tabella rossa invece Prado, il più costante della classe regina dopo tre Gran Premi; il galiziano ha nelle partenze un’arma in più e sa benissimo come sfruttarla ma non sempre ci riesce. Anche a Frauenfeld, come in Argentina, Jorge è quello che conquista più punti tra qualifica (siamo a tre successi su tre fin qui) e manche di gara e il secondo posto finale non racconta fedelmente quanto lui sia stato dominante in un fine settimana lungo ed anomalo, quando fruttuoso per la sua classifica. Sono 21 ora i punti di vantaggio prima di andare in Trentino e alle sue spalle c’è sempre Jeffrey Herlings (KTM), questa volta meno incisivo dei primi due appuntamenti stagionali. L’olandese non brilla ma è concreto e non sbaglia nulla, segno questo forse che qualcosa è cambiato nella gestione delle giornate “difficili”.

Prado vitotrioso sul traguardo di gara 1, sesto successo su 9 manche fin qui

Vlaanderen 5°, sorpresa Guillod

Fa molto bene un sorprendente Calvin Vlaanderen (Yamaha), reo certo, di aver buttato fuori Mattia Guadagnini (GasGas) al via di gara due ma protagonista di un eccellente quinto posto finale che per un “sabbiaiolo” come lui è davvero un gran risultato. Un 4° in gara uno e un 7° nella seconda lo proiettano anche al 5° posto in classifica iridata, ponendolo tra i grandi della MXGP. Limita i danni Ruben Fernandez (Honda) che dopo la vittoria argentina e il disastro sardo, torna a lottare per le posizioni che gli convengono, anche se porta a casa “solo” 31 punti tra sabato e lunedì. Miglior gara in carriera in 450 per Valentin Guillod (Honda), miglior svizzero del fine settimana, e chi l’avrebbe mai detto alla vigilia della gara che conclude settimo di giornata, davanti al nostro Alberto Forato (KTM). 

Vlaanderen all'interno di Guadagnini che uscirà di pista dopo il contatto

Forato e Guadagnini a un passo dal paradiso

L’ottavo posto con 31 punti tra qualifica e gare è un ottimo risultato che lascia però un po’ di amaro in bocca per l’inciampo in gara uno che priva il veneto, sesto in gara due, di una possibile top five. Peccato anche per Guadagnini che porta a casa un buon risultato complessivo, decimo assoluto ma che poteva aspirare, legittimamente, a qualcosa di più, soprattutto dopo la fantastica partenza di gara uno, conclusa al nono posto dopo essere stato secondo all’avvio e la caduta al via di gara due che lo ha costretto ad una rimonta davvero tosta su un tracciato molto stretto. Decimo assoluto e decimo in campionato dietro Forato, in vista di Arco, questo avvio di stagione promette comunque bene per i nostri colori.

Un grintoso Alberto Forato, ottimo 6° in gara 2 in scia a Seewer

Seewer, così non va!

Il grande deluso di questo fine settimana è lui, Jeremy Seewer (Yamaha); ci sia aspettava molto dal padrone di casa, il tifo per lui era da stadio con fumogeni, botti e bandiere crociate lungo tutto il tracciato ma il pretendente numero uno al titolo 2023 non ne azzecca una e a parte un decente 5° in gara due, Frauenfeld per lui è un capitolo da dimenticare, -76 dalla vetta sono tanti, ad Arco bisogna già correre ai ripari, cercando di recuperare il più possibile, prima della doppietta Portogallo Spagna che tanto piace a Prado e soci. In casa Yamaha peggio di lui fa Coldenhoff che chiude gara due doppiato con un solo punto a causa della caduta al via.

La tabella posteriore destra della Yamaha di Seewer a terra in gara uno

Lapucci KO, Top 10 per Beta 

Ancora guai per Nicholas Lapucci (Husqvarna) che non prende il via della seconda frazione dopo il ritiro nella prima e non riesce ancora a conquistare nemmeno un punticino. Una caviglia in disordine lo fa desistere dal gareggiare e stringere i denti non basta. A regalarci un’altra soddisfazione “tricolore” ci pensa la Beta che porta a casa un’ottima top ten con Ben Watson, nono, e due ottime partenze nei 10 con Alessandro Lupino che non riesce però a terminare dove parte, chiudendo la gara tredicesimo di giornata. 

Ben Watson e Alessandro Lupino si congratulano all'arrivo di gara due

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