Motocross: addio alle gare per Michele Cervellin

Motocross: addio alle gare per Michele Cervellin© L.Resta

L’annuncio alla viglia del nuovo anno, il veneto, tre volte Campione Italiano della MX2, da tempo alle prese con un brutto infortunio ad un polso, ha dovuto rinunciare al sogno di continuare la carriera agonistica

02.01.2024 09:47

Ciao Ragazzi. Ho provato qualsiasi cosa immaginando più volte il giorno in cui sarei tornato dietro il cancelletto ma un’infezione al polso presa nell’inverno tra il 2020/21 mi ha distrutto il polso. Con la fine del 2023, con un po’ di rabbia, si chiude un capitolo bellissimo, una passione trasformata in un lavoro. Tutto questo grazie soprattutto ai miei genitori @fabrizio_cervellin @antoniazziemanuela che con molti sacrifici mi hanno permesso di coltivare questa passione insieme a mio fratello @cerve141 , per me un esempio da seguire sin da piccolo. Grazie anche a @fiammeoromotociclismo per il supporto che mi ha dato e mi darà in futuro, grazie ai Team e alle Persone che hanno lavorato per me, rimanendo in alcuni casi una seconda famiglia. Grazie anche a tutti quelli che nel bene o nel male hanno sempre fatto il tifo per me. E grazie a Gloria @glohmainardi che mi è sempre rimasta vicino, forse solo lei può capire cos’ho provato veramente. La mia vita fino ad ora si è concentrata principalmente sul motocross, dando il massimo ogni giorno tra allenamenti fisici e moto, ora cambieranno un po’ i programmi ma cercherò comunque di affrontare tutto ancora con la stessa grinta. Buon 2024 a tutti, Michele

L'immagine con la quale MIchele ha annunciato il ritoro dalle competizioni

Cervellin: pane e Motocross

Sono queste le parole che Michelino, come lo chiamano da sempre in quel di Chiuppano, in provincia di Vicenza, ha scelto per annunciare l’ormai ineluttabile ritiro dalle competizioni. Otto interventi, protesi, ossa asportate e tanto, tanto dolore e fatica, non sono bastati insieme alla grinta che ci ha messo, per superare quel dannato infortunio che lo ha tenuto fuori dalle gare praticamente per tre anni. Nato in una famiglia di panettieri e secondogenito, segue le orme del fratellone Andrea, di sei anni più grande di lui, mettendosi in mostra sin dalle primissime gare. Sarà perché i secondi “rubano” guardando i fratelli maggiori ma sta di fatto che come accaduto per Christophe Pourcel col fratello Sebastien e per Jett Lawrence con Hunter, anche Michele in breve dimostra di avere qualcosa in più di Andrea. 

Con la CRF250RW, la moto che avrebbe dovuto lanciarlo definitivamente

Da piccola peste paffuta a lavoratore indefesso

Piccolo e decisamente paffuto, nel capannone dei fratelli Martin, a Mellaredo di Pianiga, lo paragonano a un certo Ricky Carmichael, anche lui decisamente tondo durante gli anni dell’infanzia. Michelino fa avanti e indietro tra la provincia vicentina, quella che si affaccia sull’altopiano di Asiago e la pianura padovana dove Paolo e Maurizio, insieme a Mauro preparano le sue moto. Prima mini e poi sempre più grandi, seguendo la crescita del secondogenito di Emanuela e Fabrizio, di notte panettiere e di giorno istruttore di sci. Andrea e Michele crescono con sani e robusti valori, la fatica e il sacrificio sono ben chiari nelle loro teste ed entrambi danno da subito prova di  grande impegno brillando nelle rispettive categorie.

Da sx: Notsuka, Bobryshev e Cervellin, la squadra HRC del 2017

Andrea il primo rivale da battere

Mentre Andrea avanza nella sua carriera, Michele cresce, lo segue a distanza e nel 2013 lo raggiunge battendolo, aggiudicandosi il Campionato Italiano 250 proprio davanti a lui. In Honda non vogliono farselo scappare e la squadra che lo ha cresciuto, da sempre legata alla casa dal marchio alato, lo fa debuttare nell’Europeo 125 ma la stagione non è indimenticabile, nel 2014 passa alla EMX250 e al debutto a Sevlievo, in Bulgaria vince gara due facendo sognare ma a fine stagione è solo 9°. Il 2015 si chiude con un 12° posto finale ma arriva la prima convocazione in Nazionale, a Ernée, con l’Italia di Bernardini e Monticelli che chiudono quattordicesimi alla prima esperienza in azzurro. Nel 2016 il debutto nel Mondiale MX2, a fine anno è 16° e nuovamente convocato dal mister Traversini per il Nazioni, questa volta nel tempio di Maggiora, con Cairoli e Bernardini, alla guida questa volta del 450: l’Italia chiude quinta. 

Con la CRF 250 di Martin Racing Technology prima di passare alla Yamaha SMAction

La grande occasione con HRC nel 2017

Nel 2017 ancora Honda, questa volta il posto di lavoro ha un nome che fa tremare i polsi, HRC. In realtà è l’ultimo sussulto di una squadra giunta al termine della sua avventura, Gariboldi ha scalzato Martin alla guida del team della MXGP dopo aver vinto il Mondiale con Gajser e i giapponesi affidano ai veneti una squadra “B” di MX2 con Cervellin e Notsuka, meteora giapponese che non tornerà più in Europa. Il mondiale si chiude con un 12° posto che non gli basta a confermarsi sulla sella della CRF250RW ma viene convocato ancora al Nazioni in Inghilterra che corre con Cairoli e Lupino, L’Italia è settima ma Michelino non riesce a dare il suo contributo. Nel 2018 arriva la rivoluzione, inizia la stagione con Honda ma è un disastro, rompe l’accordo e passa a Yamaha, nel team SM Action, chiudendo la miglior stagione in carriera al 7° posto, con un 4° posto a Imola e centrando con Cairoli e Lupino un fantastico 2° posto con L’Italia al Nazioni di RedBud che viene però cancellato qualche giorno dopo a causa di una irregolarità.

Il passaggio nel 2018 a metà stagione con Yamaha

Tre volte Campione Italiano MX2

Tra il 2016 e il 2018 vince tre titoli italiani in MX2 consecutivi e nel 2019 nel Mondiale è solo 16° e uno stop forzato a causa di un infortunio lo ferma per 8 gare. A fine stagione si gioca il titolo tricolore della 250 con Guadagnini e Forato (tutti veneti!) e al termine di una discussissima ultima manche a Castel San Pietro Terme viene incoronato Campione ma dopo il ricorso del team Maddii viene privato del titolo che va a Guadagnini. E’ l’unica macchia di un ragazzo posato e discreto, mai al centro dell’attenzione e lontano dallo stereotipo di veneto guascone. Nel 2020 passa alla MXGP che chiude al 20° posto; il 2021 sarà la sua ultima annata di Mondiale, torna alla Honda, questa volta con Jacky Martens, fa solo due gare (Lommel e Kegums) ma l’infortunio al polso del 2019 continua a dargli problemi e non fa nemmeno un punto. Nel 2022 lo ingaggia MRT sulla KTM che è stata decima l’anno prima con Lupino ma nonostante i tanti interventi e la grande volontà di recuperare, Michelino non ce la fa e non corre praticamente più. 

Vittoria nel 2017 in MX2 agli Internazionali d'Italia davanti a Prado e Bernerdini

Ora un futuro da inventare per Michele

Si conclude così precocemente la carriera di Michele Cervellin, classe 1996, cresciuto sulle montagne di Asiago dal preparatore Remo Longin, nel gruppo sportivo Fiamme Oro dal 2014, talento cristallino fermato dai tanti, troppi infortuni, una carriera che proprio mentre era sul punto di decollare definitivamente è stata interrotta da un brutto infortunio. Una decisione difficile da prendere ma maturata dopo una lunga riflessione, accanto a lui, da anni, la fidanzata Gloria, con la famiglia sempre presente ma mai invasiva degli spazi dei figli e un'amicizia indissolubile con l'ex compagno di squadra Bryan Toccaceli. Andrea oggi è tecnico federale ed ha una scuola di motocross in provincia di Milano, per lui invece è arrivato il momento di capire cosa fare da grande, tra pane e motocross. 

Sul podio di RedBud con Traversini, Lupino e Cairoli, il secondo posto dell'Italia sarà poi revocato

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