Cross: il 2022, l'anno zero dopo l'addio di Tony Cairoli

Cross: il 2022, l'anno zero dopo l'addio di Tony Cairoli

Senza Cairoli, presente solo in veste di wild card come collaudatore KTM, i riferimenti della disciplina diventano Herlings, Gajser e il giovane Prado. L'Italia punta sul binomio Lupino-Beta e, in MX2, sulla crescita di Guadagnini

16.01.2022 ( Aggiornata il 16.01.2022 18:41 )

La nuova era del Motocross è quella del dopo-Cairoli. Soprattutto per gli appassionati italiani, il siciliano ha segnato quasi un ventennio da sogno, realisticamente irripetibile. L’anno 2022, con tutti quei due, non ci aiuterà a fare a meno di Mister 222, e comunque ricordiamoci che Tony non ha detto che smette di correre, ma “soltanto” di fare tutto il Mondiale.

Esclusiva, Valerio Lata: "Il mio 2021, dal dramma al trionfo"

Cairoli "una tantum"


Ha parlato di qualche gara iridata su qualche pista che ama, magari anche per svolgere test per la KTM, e della volontà di correre un paio di gare del National, d’altronde dall’altra parte dell’oceano c’è quel Roger De Coster che è sempre stato un suo grande estimatore e gli ha ripetuto che per il Team KTM USA sarebbe un orgoglio ospitarlo e supportarlo. E proprio negli States c’è un appuntamento ben prefissato per il 2022 a cui Tony non vuole mancare, quello della 75ª edizione del Motocross delle Nazioni, il 25 settembre sulla pista Red Bud in Michigan: lì sarà con la tabella rossa con il numero 1, a difendere il titolo conquistato a Mantova con Mattia Guadagnini e Alessandro Lupino.

La stagione iridata dovrebbe concludersi proprio nel weekend che precede Red Bud, ciò fa supporre che anche l’ultima prova del Mondiale si possa correre negli USA o in Sud America. È certo che l’incognita sul calendario è tutta da risolvere, e ovviamente dipenderà dall’evolversi della pandemia. Negli intenti del promoter Infront si tornerà al programma in due giorni, con prove e manche di qualifica al sabato e le due gare la domenica. Venti GP, a partire dall’Inghilterra (Matterley Basin) il 20 febbraio. Con questo calendario, mancherebbero soltanto poche settimane al via, uno spazio dimezzato per chi vorrà partecipare agli Internazionali d’Italia, anche per fare un buon “rodaggio” in gara, in bagarre. Nel mondiale MXGP sarà dura per tutti battere un Jeffrey Herlings che è sembrato cresciuto a livello di gestione delle gare e della stagione, ma meritano rispetto piloti come Tim Gajser, rallentato nel 2021 dall’infortunio a una spalla quando era tabella rossa, Romain Febvre che dovrà però recuperare dal brutto infortunio di Parigi (tibia e perone) e Jorge Prado, che ha un potenziale impressionante, finora non espresso del tutto nella massima categoria. Lo spagnolo, con il Team De Carli, passerà dalla KTM alla gemella GASGAS.

I piloti da seguire


Da Jeremy Seewer e Glenn Coldenhoff ci si può aspettare la sorpresa, ma soprattutto l’olandese deve riscattare una stagione opaca. Dalla MX2 sale nel team ufficiale Yamaha il fresco iridato Maxime Renaux, che potrebbe subito inserirsi nella lotta di vertice. Per i colori azzurri al momento siamo certi della presenza di Lupino, Alberto Forato, Ivo Monticelli, Nicholas Lapucci e Michele Cervellin nella classe regina. Lupino, reduce dalla migliore stagione della carriera, con la prima volta nella Top 10, miglior pilota non ufficiale, non sarà più sulla KTM del Team MRT con cui aveva dimostrato gran feeling, ma sull’italianissima Beta ufficiale, ad affiancare Jeremy Van Horebeek. “Albertone” Forato resterà nel Team SM Action-GASGAS, ed è atteso a una più continua presenza nella Top 10, mentre Monticelli, ancora convalescente dopo l’intervento alla spalla, ha definito il passaggio al Team Honda di Jacky Martens. Lapucci, che ha già corso in MXGP nel 2020, porterà allo storico esordio nella massima categoria la Fantic 450 (su base Yamaha), mentre Cervellin sta valutando alcune opzioni.

Vialle, strada libera?


Nella MX2, senza Renaux l’altro francese Tom Vialle dovrebbe avere strada libera per riprendersi lo scettro, ma dovrà guardarsi dall’eterno rivale Jago Geerts e, ci auguriamo, dal nostro Guadagnini, sulla GASGAS. Il veneto di De Carli nel primo anno di MX2 ha già assaporato tabella rossa e vittorie (due) e trovando continuità lotterà al vertice. Tra gli altri azzurri c’è Andrea Adamo, confermato in SM Action-GASGAS e in continua crescita: dovrà puntare alla zona podio. Gianluca Facchetti sarà ancora nel Team Beddini-KTM, mentre al momento non è ufficializzata la presenza di altri italiani.

Dakar: Sam Sunderland conquista il secondo trionfo in carriera

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi