Holcombe si racconta: il passaggio a Honda Racing RedMoto | Esclusiva

Holcombe si racconta: il passaggio a Honda Racing RedMoto | Esclusiva

Holcombe racconta a Motosprint la scelta di passare a Honda-RedMoto e inseguire l’obiettivo di vincere in tutte le tre classi del mondiale EnduroGP

30.01.2024 ( Aggiornata il 30.01.2024 14:56 )

SAN PELLEGRINO TERME - Posso raccontarlo? “Che notte buia che c'è… sono caduto in mare. Onda su onda mi porterà su un’isola stupenda... Il naufragio mi ha però dato la felicità…”. Questo il significativo senso del famoso successo musicale “Onda su Onda”, scritto da Paolo Conte ed inciso dall’accoppiata Mogol-Battisti con l’interpretazione di Bruno Lauzi.

Un’introduzione perfetta nel sintetizzare il passaggio di Steve Holcombe a Honda-RedMoto, nell’immaginaria parte del naufrago della canzone; che “Onda su Onda”, nonostante le possibili incertezze, come però avviene nel finale del pezzo musicale, “il naufragio mi ha dato la felicità…”. Del resto è solo auspicabile che Holcombe prosegua la sua fantastica carriera “Honda su Honda” accompagnato dal più sportivo sincero: “in bocca al lupo”.

Si, perché dopo aver vinto ben nove titoli Mondiali nell'Enduro (E3: 2016-2018-2019; E2: 2020-2023), EnduroGP 2017-2018-2020-2023), ai quali aggiungere tre Campionati Assoluti d'Italia (2018-2020-2023) e il Trofeo Mondiale alla Sei Giorni 2022 con la Gran Bretagna, il campionissimo inglese, ha deciso di lasciarsi alle spalle tutto il suo passato guardando solo al futuro in uno spettacolo sontuoso, gioiosamente affascinante per prestazioni, tempi nelle speciali, quanto super succulente la sostanza agonistica della sfida con tutti i suoi avversari. E, poi, diciamolo pure con immenso orgoglio; un confronto stratosferico tutto "Made in Bergamo" con la base del team Honda Racing RedMoto, situata a San Pellegrino Terme. Nato il 16 maggio 1994 a Barnstaple, città della contea del Devon nell'Inghilterra del sud, Holcombe ci racconta in questa intervista esclusiva i motivi del suo passaggio a Honda-RedMoto dopo aver effettuato il primo lo shakedown alcuni giorni dopo l’inizio di gennaio 2024, rispettando oltre ogni scadenza anche le tempistiche del contratto con la sua ex squadra.

Cosa ti ha fatto decidere di passare al Honda-RedMoto dopo aver vinto così tanto con la tua squadra precedente?
“Dal 2016 sono stati 8 anni di grandi successi. In questo periodo abbandonare la 2 T per correre con la 4 T è stata una sfida che si è però rivelata vincente. In ogni caso, avevo bisogno di un cambiamento per il 2024. Ho tantissima voglia di correre ma, come tutti i piloti, a volte bisogna guardare oltre e sono solo entusiasta della mia decisione”.


Quali obiettivi può aspettarsi un campione come te, dopo aver vinto tutto nel Mondiale E3, E2, EnduroGP, Assoluti d'Italia, Trofeo Mondiale alla ISDE, che, per la Gran Bretagna, ha rotto un digiuno che durava dal 1953?
“Ho ancora nuovi importanti obiettivi; la priorità è il Mondiale E1 a cui aggiungo il titolo EnduroGP nonostante sia consapevole di essere su una moto di cilindrata inferiore con cui però è già riuscito a imporsi Andrea Verona nel 2022. Un altro obiettivo a cui tengo molto è provare a vincere la classifica Assoluta alla Sei Giorni”.


Cosa ti aspetti dalla Honda-RedMoto CRF 250RX Enduro nella classe E1 contro Garcia, e per il vertice della EnduroGP nel confronto con Freeman, Verona, MacDonald, Ruprecht, Pichon, quest’ultimo ancora senza un Team?
“La E1 è nuova per me, ma è una sfida stimolante perché ho sempre corso con 300 2T e 350 4T. Nel 2023 in Inghilterra ho però già guidato in una gara nazionale una 125 2T tanto da battere MacDonald e Ruprecht sulle loro moto di maggiore cilindrata. Il mio obiettivo principale, come sempre, sarà però lottare per il titolo EnduroGP così da essere nella migliore posizione di puntare anche al Mondiale E1”.
Libero da tutti i vincoli contrattuali con la tua ex squadra, a metà della prima settimana di gennaio sei finalmente salito per la prima volta sulla CRF 250 RX Enduro. Che impressione hai avuto della CRF 250RX Enduro?


“Sono rimasto davvero impressionato. Non avevo aspettative vere e proprie perché non ho mai guidato una moto con telaio in alluminio e cilindrata più piccola rispetto a quelle con cui ho corso negli ultimi 9 anni. La stabilità della CRF è stata una grande sorpresa e ho avuto un ottimo feeling fin dal primo momento. Il team ha molta esperienza con questa moto tutti disponibili anche nel darmi feedback e opzioni con già delle ottime basi di partenza. Adoro la facilità con cui riesco a gestire la moto e sento che si adatta davvero al mio stile di guida”.
Dopo il 2023 in cui hai vinto il Campionato del Mondo EnduroGP, la classe E2 e il Titolo Italiano Assoluto, è vero che inizialmente avevi chiesto al tuo ex team di volere correre nella E1 con riscontri positivi seguiti però da un contradditorio in cui alla fine ti è stato comunicato di cercare una nuova squadra?


“Diciamo che mi sono trovato in una situazione molto strana. Non è un segreto che fossi molto interessato a tornare su una 2 T. Come ho già detto, sentivo che era il momento di correre con un’altra cilindrata. Niente polemiche; è inutile guardare al passato ora devo solo guardare al futuro. Diciamo che aver saputo che nel 2024 sarei stato libero di trovarmi una nuova squadra è stato uno shock. Ma ora sono solo felice di essere con Honda RedMoto e della possibilità assolutamente prestazionali che mi potrà offrire la CRF 250RX Enduro con cui correrò”.

Chi ha fatto il primo passo verso di te in Honda-RedMoto? Egidio Motta, CEO di RedMoto o il Team Manager Matteo Boffelli?
“In passato avevamo fatto solo due parole ma non era il momento giusto per me. Boffelli poi mi ha contattato dopo che la notizia che sarei stato libero per il 2024 e da lì siamo partiti nella trattativa”.
È stato difficile raggiungere un accordo con Honda-RedMoto?


“No assolutamente, sia io, come pure Boffelli e RedMoto abbiamo dovuto capire le rispettive aspettative. Avendo vinto 9 mondiali il mio obiettivo è continuare a vincere come è il target di Boffelli, Egidio Motto e di tutto lo staff di Honda-RedMoto. Sono anche contento di continuare con la maggior parte dei miei sponsor personali portandone alcuni con me in squadra”.
Ti senti più motivato in sella a una Honda-RedMoto, che dovrebbe avere il supporto di HRC per fare una tripletta nelle tre classi del Motomondiale?
“Certamente anche perché arrivando da un 2023 di grande successo, ho ancora più carica. Sarebbe bello avere un po' di supporto da HRC, è passato molto tempo dall'ultima volta che hanno fatto parte di un programma nell’enduro ed è bello vedere il numero 1 su una Honda in Europa”.
Quindi, lo stress e la pressione sono aumentati?


“No assolutamente. Essermi trovato subito a mio agio su una moto tutta nuova per me in così poco tempo mi ha dato una grande iniezione di fiducia. Non vedo l'ora di iniziare il programma di allenamenti e test per essere pronto per la prima gara degli Assoluti d’Italia del 9-10 marzo”.
Non sei preoccupato di guidare una moto di cilindrata inferiore a quelle che hai guidato fino al 2023?
“No, perché sento di avere l’esperienza giusta per adattarmi alle cose nuove e mi piace la sfida. Non voglio essere presuntuoso, ma dopo aver vinto molti titoli non è facile trovare nuove motivazioni e obiettivi. Avere una moto nuova, un nuovo team con cui costruire relazioni, mi entusiasma”.


Qual è stata la tua prima impressione della CRF 250RX Enduro? Cosa ti è piaciuto di più del tuo primo shakedown e metà della prima settimana di gennaio 2024?
Mi sono bastate tre/quattro curve e alcune mie traiettorie particolari per sentirmi subito a mio agio. Quindi è stato un buon inizio. La stabilità della CRF mi ha davvero sorpreso perché posso guidarla come voglio, è più leggera, maneggevole; è una differenza che senti. Le sospensioni Showa sono nuove per me, ma la possibilità di regolazione è incredibile”.
Sei fiducioso per la stagione che sta per iniziare?
“Si, è un bonus in più arrivare sulla CRF 250RX Enduro co il numero 1 sulla tua moto e non vedo l'ora di continuare a lavorare con la squadra”.


Sei entusiasta della disponibilità del team a svolgere alcune settimane di test in Sardegna e Sicilia a gennaio, e a febbraio sui vari tracciati di enduro della Bergamasca e del nord Italia?
“Certamente, allenarmi con la squadra e nuovo e motivante per me. L'organizzazione generale è stata fantastica e sarà importante condividere con gli altri piloti le differenti strategie e scelte tecniche prima dell'inizio delle gare. C'è un ottimo programma di allenamenti con il team come pure per i test”.

Quasi nove mesi di competizioni da marzo a fine ottobre, una stagione lunga ed estenuante contro avversari pericolosi...
“Il calendario è buono per il 2024. Uno dei migliori che ho visto da anni. Non vedo l'ora di tornare nell'Europa dell'Est e soprattutto nel mio GP di casa, in Galles. Mi piace anche il format degli Assoluti d’Italia con gare tutte di 2 giorni”.
Chi temi di più tra i tuoi rivali e cosa pensi di Andrea Verona?
“So di poter essere più veloce degli altri. Nel 2024 credo che i principali avversari dovrebbero essere soprattutto Freeman e Garcia. Verona, nel 2023, ci ha messo un po' a trovare il giusto ritmo nel 2023, ma è alla fine è stato molto veloce. Ruprecht, e MacDonald hanno fame di rivincita dopo i rispettivi infortuni. Di Verona ho un grande rispetto, sono stato felice quando ha vinto il titolo EnduroGP e E1 nel 2022. Adoro vederlo guidare, ha un grande stile, è un ragazzo fantastico, solare, con cui è bello parlare come pure con Garcia perché sono amichevoli e rispettosi nei miei confronti”.
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2024?


“L’obiettivo principale è vincere la EnduroGP e soprattutto la E1”.
Hai ricevuto qualche complimento inaspettato per i tuoi tre titoli vinti nel 2023?
Sono rimasto colpito dal numero di messaggi di congratulazioni che ho ricevuto da piloti e meccanici del in paddock. Sembrava sinceramente che molte persone fossero felici per me; è stata una bella sensazione”.
Senti di essere stato il pilota della rinascita dell'Enduro inglese?
“Ho solo seguito le orme dei fratelli McCanney e Jonny Walker. Sono arrivato al Mondiale Enduro nel 2015 con la fortuna di ricevere un po' di aiuto da Jarno Boano che ringrazierò sempre perché mi ha permesso di mettermi in mostra nella Junior”.

Torniamo alla tua stagione d'oro 2023. 10 giornate di gara degli Assoluti con 5 prime posizioni, 1 secondo, 3 terzi, 1 quarto, un totale di 23 vittorie di speciali, 36 secondi, 22 terzi sulle 144 speciali disputate. 14 giornate di Mondiale EnduroGP con questi numeri: 2 primi, 3 secondi, 8 terzi e su 159 speciali: 37 primi, 33 secondi e terzi con le restanti prove sempre tra i migliori. Quale è stato il momento chiave della stagione nella sfida con Verona negli Assoluti e nel contenere il recupero di Garcia nella EnduroGP?


“Quando si analizza un 2023 come il mio è apprezzabile non tanto per vittorie e velocità nelle speciali ma soprattutto per la costanza di risultati per concretezza nel finale. Il momento chiave della EnduroGP è stata la vittoria in Svezia. Quello era il periodo dell'anno in cui dovevo fare un passo avanti e fare creare un divario dagli avversari. Idem in Slovacchia con la leadership della EnduroGP senza più perderla.

Verona è stato molto veloce e costante negli ultimi GP ma io sono stato bravo a togliergli dei punti a inizio campionato gestendo il mio vantaggio nel finale. Garcia, dopo la Svezia non aveva nulla da perdere, è sempre andato al 100% perché aveva l’obiettivo di insegue, non difende. Ecco perché negli ultimi 2 GP ho dovuto correre più con la testa che col gas per difendere e attaccare allo stesso tempo senza rischiare. Ho gestito bene la situazione e sono stato molto felice di vincere il mio ottavo e nono titolo Mondiale”.



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