Harry Edmondson Campione Mondiale Enduro Youth: ereditiero di famiglia

Harry Edmondson Campione Mondiale Enduro Youth: ereditiero di famiglia

Nello sport si può essere predestinati a un’impresa, a una carriera di successi anche in una specialità faticosa e impegnativa come l'enduro?

05.12.2022 ( Aggiornata il 05.12.2022 14:26 )

Forse, ma se vi capitasse di passare dalla base del Fast Eddy Racing di Birmingham dove già a 4 anni Harry Edmondson cominciava a scorrazzare su una minicross, puoi capire che il buon sangue non mente quando da tuo nonno Pete, papà Paul, tuo fratello Jack, lo zio Derrick, fino a tutti gli altri tuoi famigliari hanno sempre vissuto della stessa passione per l'enduro.

Partiamo un po’ da lontamo dicendo che Paul Edmondson è stato tre volte iridato enduro; due in 125 (1993-1994 Husqvarna, GASGAS), una in 250 (1996 GASGAS) a cui aggiungere il titolo europeo 125 (KTM) del 1989 nell’ultimo anno di campionato continentale prima di essere titolato Mondiale dalla FIM nel 1990. Successivamente Paul è emigrato negli Usa nei GNCC ritornando nel nuovo millennio al Mondiale Enduro per essere due volte vice iridato 250 4T nel 2002 e 2004.

Paul dal 2008 si è dedicato successivamente alla sua struttura Fast Eddy Racing organizzando scuole enduro e prove cross country a Hawkstone Park che hanno avendo un ruolo significativo nei recenti successi dei piloti inglesi. Quali altri traguardi poteva dunque cercare una famiglia che ha vinto tutto nell’enduro? Nel 2022 ci ha pensato Harry Edmondson, ultimo erede di una dinastia eccezionale nell’enduro.

“Fin da bambino mi sono appassionato alle moto guidando a 3 anni una mini bici. A 6 anni ho iniziato col minicross dove ha corso fino a 10 anni, passando poi ai cross country. A 17 anni ho debuttato nell’enduro” – Harry Edmondson, racconta -

Sei l’ultimo erede della famiglia Edmondson che ha vinto tutto nell’enduro.
“Si, dopo i mondiali vinti da mio padre Paul, quelli britannici di mio zio Derrick e di mio fratello maggiore Jack che è stato iridato Youth nel 2016”.

In Gran Bretagna hai gareggiato nell’enduro classico e nei cross country, quali sono le differenze tra le gare inglesi e il Mondiale EnduroGP?
"Le gare inglesi sono più facili rispetto a quelle del Mondiale. In Inghilterra molti piloti corrono solo per hobby, quindi le nostre prove devono essere accessibili e divertenti per soddisfare le capacità di tutti i partecipanti”.

I mondiali vinti da tuo papà Paul sono uno stimolo per i tuoi obiettivi o ti pesano perché difficili da eguagliare?
"La nostra famiglia è sempre stata impegnata in modo diretto nelle gare. Sono orgoglioso dei successi di mio padre ma anche motivato a non fermarmi a un solo titolo iridato".


Il 16 gennaio 2023 compirai 22 anni per debuttare da iridato Youth nel Mondiale Junior sempre con il Team di JET Racing di Franco Mayr sulla Fantic XEF 250 4T. Cosa ti aspetti dal tuo primo anno di rookie Junior?
"Non vedo l’ora di debuttare tra gli Junior. Non sarà facile guidare una moto per me nuova. Sono però entusiasta di far sempre parte del team di Franco Mayr con l’obiettivo di sorprendere nuovamente alcune persone".

Secondo nel Mondiale Youth 2021 al pari punti con il tuo compagno di marca Kevin Cristino, nel 2022 ti sei ritrovato ancora Cristino all’ultima gara tra i tuoi principali avversari nonostante il suo zero al sabato nel GP di Spagna.
"A Zschopau sono arrivato convinto delle mie possibilità perché mi ero allenato molto bene con l‘obiettivo di gestire al meglio il vantaggio in classifica di 19 punti. Mi sarebbe piaciuto vincere il titolo già sabato ma non potevo permettermi rischi; quindi domenica ho preferito pensare solo alla vittoria finale”.


Nel 2019 a 18 anni hai debuttato nel Mondiale Youth con KTM per passare nel 2020 alla Fantic XE 125 2T a cui sei fedele ormai da tre stagioni. Questione di moto oppure anche di Team JET Racing vista l'amicizia che lega tuo papà Paul a Franco Mayr?
"Sono grato a Franco per aver creduto in me nel 2020. Siamo cresciuti insieme e oggi sono solo felice di aver vinto il titolo Youth ripagando la squadra della fiducia che mi è stata data nel 2020".


Negli ultimi quattro anni di Mondiale Youth hai dovuto confrontarti con diversi altri giovani come MacDonald, Pavoni, Ahlin, Spanu, Etchells, Navarro, Moretini, Cristino, Norrbin, quest'ultimo campione Youth nel 2021. Chi ti ha impressionato di più?
"Dico subito MacDonald e Norrbin anche perché con loro due ho instaurato anche un ottimo rapporto di amicizia. Tutti i nomi che hai detto sono però piloti di grande talento".


Parliamo del 2022 e di come hai affrontato la scalata verso il titolo mondiale Youth.
"Sapevo che avrei dovuto essere più concreto rispetto al 2021 migliorando la mia velocità in tutte le tre differenti tipologie di prove speciali. Ho lavorato duro tutto l’inverno fino a aprile e già al GP di Spagna Cristino si è rivelato l’avversario da battere. Sono però rimasto concentrato sui miei obiettivi fino alla Germania".


Kevin Cristino a parte nel 2022 hai però dovuto fare i conti con altri giovani francesi che sono ritornati a essere competitivi?
"Sì, due francesi molto veloci come Giraudon e Joyon ma anche lo spagnolo Fontova, il finlandese Puhakainen e aggiungerei gli italiani Delbono e Verzeroli".

L'enduro targato Gran Bretagna dal 2017 ha dominato diverse classi della EnduroGP. Qual’è il segreto di questa superiorità che ha visto nel 2022 l'Inghilterra vincere anche il Trofeo Mondiale alla Sei Giorni?
"Grazie a Holcombe, Freeman, ai fratelli McCanney e ultimamente Watson, l’enduro in Inghilterra è cresciuto enormemente. Così nel 2022 siamo riusciti a vincere alla Sei Giorni il Trofeo Mondiale mette do fine a un digiuno che durava da 69 anni quando la Gran Bretagna vinse l’ultimo Trofeo Mondiale nel 1953”.

Ti stai costruendo il futuro tutto da solo? Oppure c'è sempre tuo papà Paul dietro?
"Certo avrò sempre mio padre a sostienermi e darmi supporto quando è necessario. Vorrei però dimostrare che posso farlo anche da solo come ha fatto lui in passato".


Meglio Fantic XE 125 2T, oppure non vedi l'ora di salire sulla XEF 250 4T?
"Domanda difficile perché non ho mai corso una 250 4T. Ecco perché sono molto interessato a questa nuova sfida e sicuramente desideroso di imparare e crescere sulla Fantic XEF 250".

Quali sono i tuoi percorsi preferiti?
"Vivendo in Inghilterra, sono sempre cresciuto correndo sul bagnato e mi piace molto guidare sull’erba umida e terreno con fango, però mi piace correre anche sull’asciutto".

Nel 2023 speri ancora far parte della squadra della Gran Bretagna alla Sei Giorni in Argentina?
"Certo sarebbe un grande onore rappresentare nuovamente la Gran Bretagna. Nel 2022 ho disputato la mia prima Sei Giorni e la gara mi è piaciuta molto”.

La Triumph nel 2024 arriverà nell’enduro e alcuni rumors vorrebbero tuo padre Paul coinvolto in questo progetto. Correre per una marca motociclistica inglese come la Triumph sarebbe un bel sogno per te?
"Non sono sicuro di queste voci. Resto concentrato sul 2023 e sulla mia carriera”.

Chi è il tuo pilota preferito?
"Brad Freeman è il numero uno per la sua forza di volontà, per come affronta ogni prova speciale anche quando come quest’anno ha sopportato il dolore causa infortuni".

A chi hai dedicato la tua vittoria del Mondiale Youth?
"Nella mia carriera molte persone mi hanno aiutato e le ringrazio tutte. Tuttavia mio padre Paul fin dall’inizio mi ha sempre dato tutto il suo supporto contribuendo con Franco Mayr alla mia vittoria nel Mondiale Youth".

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