Il siciliano tornerà in gara ad Arco sulla Ducati Desmo450 MX, su una pista mai amata veramente, sulla quale ha però ottenuto 5 successi, uno dei quali diventato leggendario
La pista di Arco di Trento è una di quelle sulle quali Antonio Cairoli ha scritto alcune pagine più belle della sua carriera. Certo non si può dire che la superficie del tracciato incastonato tra le Dolomiti sia tra le sue preferite e lui non lo ha mai nascosto. Cairoli ha sempre prediletto le piste tecniche dal fondo più morbido, la sabbia dei tracciati nordici o quella di Riola, dove poter esprimere al meglio le sue doti. Il Ciclamino di Pietramurata, questo il nome del circuito dove si disputa dal 2013 il Gran Premio del Trentino lo ha però visto conquistare alcune delle vittorie più significative tra le 94 ottenute in carriera e questo fine settimana TC222 tornerà in gara proprio qui con la Ducati.
Il 14 Aprile del 2013 si disputa il primo Gran Premio del Trentino della nuova era della MX1, la pista di Pietramurata aveva già ospitato il mondiale 125 nel 1987 1991 e quello 500 nel 1994, poi una pausa lunga 18 anni prima di tornare in programma con il mondiale MX3 nel 2012. Al primo tentativo Cairoli conquista la gara, è l’anno del 7° titolo, Arco è la quarta gara del 2013 e con una doppietta perentoria il siciliano si impone centrando il terzo successo della stagione, il 57° in carriera.
Tre anni dopo, nel 2016 il Trentino è in calendario più tardi, siamo a metà maggio e il Ciclamino ospita l’ottava tappa del mondiale che nel frattempo è diventato MXGP. Con un successo in gara uno e un secondo posto nella seconda, Tony vince il 2° GP consecutivo dopo quello di Germania, rilanciandosi in classifica, dove occupa il 3° posto provvisorio dopo un avvio di stagione non propriamente brillante. Sarà l’anno del primo titolo in 450 di Gajser (Honda) che segue il primo di Febvre (Yamaha). Per il siciliano è la settantaseiesima vittoria in carriera.
Il 16 Aprile del 2017 si disputa il 5° round del mondiale che si è aperto in Qatar con una sua vittoria. Da allora le cose non sono andate nel verso giusto e la tabella rossa è sulla Honda di Gajser che ha 20 punti di vantaggio sull’8 volte iridato. E’ l’anno di una delle vittorie più belle della sua carriera, quella che darà la svolta alla stagione del leggendario 9° titolo. Dopo la qualifica del sabato Cairoli si impone anche in gara 1 ma al via della seconda frazione cade alla seconda curva e riparte 22°. La vittoria sembra un miraggio ma con una rimonta straordinaria Tony, spinto dal pubblico in delirio, supera un avversario dopo l’altro, fino ad arrivare a Tonus (Yamaha) che è 6°. Nello stesso punto supera prima lo svizzero, poi Paulin (Husqvarna), Desalle (Kawasaki), Herlings (KTM) e nell’ultimo passaggio Bobryshev (Honda), portandosi alle spalle di Gajser che vince la manche ma non il GP.
Il 2020 è l’anno del COVID, il format di una stagione iniziata a febbraio in Inghilterra, sospesa a marzo in Olanda poco prima del lockdown, riprende ad agosto in Lettonia con il 3° round. Le gare si disputano tre alla volta sulla stessa pista e la prima del Trentino si disputa il 1° novembre, data del tutto inusuale per un GP. Due secondi posti consentono a Cairoli di centrare il 4° successo ad Arco, il 92° in carriera. Nel 2021, il 27 ottobre, il Ciclamino ospita nuovamente 3 gare, è l’anno del duello tra Gajser, Febvre ed Herlings per il titolo che andrà all’olandese all’ultima gara. Con un 3° e un 1° posto Tony vince il suo 94° GP, l’ultimo della sua incredibile carriera, il 5° a Pietramurata, la pista che non amava.
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