Grande successo per il Masters of Dirt di Torino

Grande successo per il Masters of Dirt di Torino

Non solo acrobazie tra moto, quad, motoslitte, buggy, biciclette e monopattini ma anche mototerapia nel contesto della tappa italiana del circuito freestyle

26.02.2024 ( Aggiornata il 26.02.2024 08:54 )

Dopo gli eventi di Kiel del 10 febbraio e Stoccarda di domenica scorsa, il tour del Masters of Dirt si è spostato in Italia per l’unica tappa nel Belpaese per questo 2024 prima di ripartire a marzo per l’Austria e chiudere sempre in Austria a Linz.

Torino non si è fatta attendere e ha risposto presente a questo evento, riempiendo l’Inalpi Arena (davanti allo Stadio Olimpico di Torino, quello dove gioca il Torino FC) grazie anche alle presenze di tre freestyler di tutto rispetto come Max Bianconcini, Vanni Oddera (impegnati anche con la mototerapia), Leo Fini e Giovanni Peterle che fa acrobazie sui pattini in linea.

L’evento di Torino è stato studiato in un modo semplicemente geniale: due spettacoli in un solo giorno, alle 15 ed alle 19 per dare a tutti la possibilità di scegliere a quale dei due partecipare. spettacolo era diviso in due parti.

L’evento


Si parte subito a bomba con l’ingresso, da due punti separati, di tutti gli atleti impegnati nello spettacolo: le moto, il quad e la motoslitta da una rampa a terra per poi eseguire i trick sopra ad una rampa gonfiabile, mentre biciclette e monopattini si lanciano giù da una rampa alla quale accedono dalle scale.

Il primo segmento è dedicato al salto in alto con bici, monopattini e inline (pattini in linea): eseguiti quasi perfettamente da parte di tutti i salti con le aste a 7, 8 e 10 metri infuocata. Per la cronaca, c’erano anche due ragazzini di 12-13 anni oltre ad una donna, l’unica in un gruppo di maschi.

Al termine del primo segmento dedicato alle bici, hanno cominciato a dare spettacolo con i vari “trick” i piloti di moto, capitanati da un esperto del freestyle come lo spagnolo Edgar Torronteras, poi il quad ed infine la motoslitta. Sì, avete capito bene, si fa freestyle anche con una motoslitta, non esattamente leggera per eseguire un backflip… 

La prima parte dell’evento termina con l’esibizione della moto da trial. Le rampe non sono l’ambiente ideale per una moto da trial, ma questo è freestyle e la moto vola da una parte all’altra, producendosi anche in un “salto” su un montacarichi. 

In apertura della seconda parte dello show, spazio per una sessione di mototerapia, a cura soprattutto di Vanni Oddera e Max Bianconcini i quali, in sella a moto elettriche, hanno portato in giro per il palazzetto bambini malati. L’obiettivo della mototerapia è quello di aiutare i bambini a “dimenticarsi” per un attimo della loro malattia e divertirsi come persone normali.

La seconda parte prosegue con uno spettacolo ancora più grande di quanto visto nella prima: Samy Fernbach (MTB) ed un altro ragazzo con una mini BMX si sono scatenati sulla rampa principale lanciandosi in numeri incredibili, anche Harry Schofield (FMX) non è stato da meno.

Si sono viste altre cose incredibili come un buggy fare back e front flip, non esattamente la cosa più semplice da eseguire per un mezzo di quel peso, Edgar Torronteras ha fatto esplodere una palla con un trick. 

Lo spettacolo, poi, si è chiuso con un’ultima esibizione di gruppo ed un ricordo a Jayden “Jayo” Archer, freestyler australiano di 27 anni morto tragicamente mentre eseguiva un numero in allenamento in Australia.

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