È del veneto il primo risultato degno di nota, lui che aveva già mostrato la sua competitività il sabato e che è stato concreto anche nel GP
Sono sette i portacolori italiani quest'anno nella classe cadetta, tra nomi già conosciuti come Dennis Foggia e Riccardo Rossi, ad altri più recenti e nuovi, come Luca Lunetta e Guido Pini. Matteo Bertelle a livello di esperienza è a metà tra questi due gruppi. Il pilota di Monselice è al suo quarto anno di Mondiale, ha quindi già maturato una buona esperienza e questo è l’anno in cui sta mettendo tutto iniseme. Due pole position, ieri è arrivato il suo primo podio iridato.
“Un podio che dedico alle persone che hanno creduto in me” ha spiegato il 21enne. “Principalmente a mio nonno, che lavorava mentre mio papà andava a cercare gli sponsor per farmi correre, e ai miei genitori. La passione per le moto me l’ha trasmessa papà, quando avevo 4 anni a Natale mi ha regalato la minimoto. Avevamo un supermercato e giravo nel parcheggio di casa”. Parole di riconoscenza che ha espresso con il suo primo trofeo iridato in mano, quello del terzo posto firmato ad Austin con una prestazione solida e concreta, in cui ha mostrato competitività e intelligenza.
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