Moto3, Simoncelli: “Lunetta era un secondo più veloce dei primi, ma...”

Paolo ha analizzato il weekend sul suo blog, evidenziando la prestazione del romano: “Luca aveva un gran passo. Munoz? C'è differenza tra aggressività e scorrettezza”

Moto3, Simoncelli: “Lunetta era un secondo più veloce dei primi, ma...”
© Luca Gorini

Alessandro Di MoroAlessandro Di Moro

Pubblicato il 7 marzo 2025, 09:51

Il primo Gran Premio della stagione era iniziato con le migliori premesse per il team Sic58 Squadra Corse, poiché sia Stefano Nepa che Luca Lunetta avevano disputato una bella qualifica in grado di farli partire dalle prime due file. Se l'abruzzese è poi rimasto con il gruppetto di testa lottano fino all'ultimo per le posizioni da podio, il numero 58 ha invece dovuto effettuare un recupero dal fondo del gruppo in seguito ad un contatto con David Munoz (penalizzato con il pugno di ferro dalla Race Direction).

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Una seconda posizione (quasi) sicura


Pur essendosi ritrovando 20°, Lunetta non si è comunque perso d'animo ed è riuscito a rimontare fino alla decima posizione sotto la bandiera a scacchi con un ritmo migliore rispetto a quello dei primi, come evidenziato anche da Paolo Simoncelli sul proprio blog. Lo dicono i numeri: nel 14° e nel 18° passaggio, il romano è stato l'unico oltre al vincitore José Antonio Rueda a girare in 1'41 alto. Persi quasi 18 secondi nel contatto con Munoz, Lunetta ha chiuso sì a 22 secondi da Rueda, ma a meno di 15 da Alvaro Carpe e Adrian Ferandez, e se è vero che i due spagnoli si sono disturbati (insieme a Nepa) nella battaglia per il podio, Luca ha dovuto compiere ben dieci sorpassi girando tra l'1'41.8 e l'1'42.4 nei dieci passaggi finali, mentre Capre e Fernandez sono stati sopra l'1'42.4 nei sette giri conclusivi.

Non stupisce, quindi, che lo stesso Paolo abbia definito la velocità di Lunetta un “potenziale non realizzato”, visto che con i tempi effettuati nonostante i sorpassi da effettuare, il classe 2006 sarebbe riuscito a centrare il secondo posto (magari non lasciando scappare Rueda per provare poi a tenere il suo passo) su una pista come quella thailandese in cui era già salito sul podio nel 2024.

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Simoncelli: “Un decimo posto di Lunetta che lascia l'amaro in bocca”


Il weekend appena trascorsi sembrava promettente per il team, con entrambi i piloti nelle prime due file”, ha esordito Paolo parlando del fine settimana di Buriram. “Lunetta aveva un gran passo gara, ma è arrivato il “solito” Munoz che, dopo tre anni di mondiale, non ha ancora capito che la linea tra aggressività e scorrettezza è sottile; un contatto, quello tra lui e Luca, avvenuto per giunta in regime di bandiere gialle. Pur essendosi ritrovato a ripartire dalle retrovie è riuscito a girare un secondo più veloce dei primi e ciò lascia sottintendere molte cose. La sua corsa si è conclusa in decima posizione e resta perciò un po' di amaro in bocca trattandosi di un piazzamento che sa di potenziale non realizzato”.

A proposito di Munoz, l'iberico era stato inizialmente punito con un long lap penalty (non scontato essendo caduto prima di effettuarlo), per poi ricevere una punizione più severa che Simoncelli sembra aver apprezzato: “L'arrivo di Simon Crafar ha portato una ventata di positività: è un ex pilota che, a differenza di altri, riesce a distinguere la differenza tra un gesto benigno e un errore di chi pecca di impulsività, come dimostra la decisione di far partire Munoz dalla pit lane nel prossimo GP”.

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