Moto3, Ayumu Sasaki: "Non sento di aver perso contro Masia" | Esclusiva

Moto3, Ayumu Sasaki: "Non sento di aver perso contro Masia" | Esclusiva© Luca Gorini

"Avrei voluto lottare correttamente. In Moto2 voglio imparare per poi salire in MotoGP dal mio amico Quartararo"

Presente in

23.01.2024 ( Aggiornata il 23.01.2024 12:09 )

Jaume Masia ha vinto il titolo della Moto3, trionfando nel penultimo GP stagionale, ma il suo rivale Ayumu Sasaki è uscito a testa alta dalla stagione, l’ultima nella entry class. Il giapponese è stato un degno avversario e, dopo un inizio del 2023 in salita, ha lottato per il titolo grazie alla continuità, con sette secondi posti, tre terzi e una vittoria. A 23 anni Sasaki si prepara per l’avventura in Moto2, una novità che si unisce al recente trasferimento ad Andorra, e anche se ormai da anni vive in Europa, ha sempre mantenuto il suo stile, caratteristico del Paese del Sol Levante.

Mostrando quindi una certa eleganza sia nell’atteggiamento che in pista, dove si impone con sorpassi puliti e decisi. Uno stile che potrebbe aiutarlo in Moto2, dove debutterà con il Yamaha VR46, un nuovo passo che lo avvicina al grande sogno.

Caschi D'Oro: partecipa all'evento!

L'intervista ad Ayumu Sasaki


Ayumu, come descrivi il tuo 2023?

“È stata la mia migliore stagione nel Mondiale. L’obiettivo iniziale era quello di lottare per il titolo e ho tenuto fede ai propositi. Direi che è stata una grande stagione, anche se c’è stata un po’ di delusione, alla fine, perché sono andato molto vicino al titolo, però non l’ho vinto. Ma se ripenso a quanto ho fatto, sono molto felice”.

È possibile quantificare il rammarico?

“Non posso chiaramente essere del tutto felice. Ma un altro obiettivo che avevo era quello di salire in Moto2, volevo che quella del 2023 fosse l’ultima stagione in Moto3 e ho centrato anche questo traguardo”.

Masia è stato autore di sorpassi al limite ai tuoi danni in Qatar, e ha beneficiato anche del gioco di squadra del compagno, Adrian Fernandez: come descrivi il modo in cui si è decisa la corsa al titolo?

“È stata una cosa triste perché avrei voluto lottare correttamente. Magari non avrei vinto ugualmente, non lo potremo mai sapere, ma avrei voluto provarci e vedere. In quel caso, anche se avessi chiuso secondo, sarei stato felice per il vincitore, così invece non sento proprio di aver perso il campionato. È stato difficile accettarlo in un primo momento, ma la stagione è finita, è ormai lontana, ho concluso con una bella gara, vincendo a Valencia, e non ci penso più”.

Che sensazione è stata vincere l’ultima gara in Moto3?

“Fantastica. Dopo il GP Qatar i primi due giorni sono stati molto duri, ma c’era Valencia subito dopo, e il mio obiettivo era soltanto uno: vincere. Questa era l’unica motivazione che avevo per quell’appuntamento. Con il team abbiamo svolto un ottimo lavoro e siamo riusciti a vincere. Ero felice ed è stato anche molto emozionante”.

Qual è il ricordo più bello della tua parentesi in Moto3?

“La vittoria a Valencia è uno dei migliori, ma anche la gara in Austria nel 2022, quando ho percorso due Long Lap penalty e ho vinto ugualmente. Ero anche infortunato, quindi è stata una delle mie migliori gare nella categoria”.

Come definiresti l’esperienza con il Team Husqvarna?

“Negli ultimi due anni mi sono trovato meglio perché sono cresciuto come pilota. Mi hanno insegnato molto”.

C’è qualche rimpianto?

“No. È vero che ho disputato ben sette stagioni in Moto3, ma sono arrivato nel Mondiale che avevo 16 anni, probabilmente ho lasciato troppo presto il Giappone per vivere da solo in Europa. Molte cose, oltre alle gare, sono state difficili per me. Forse anche per questo non ho ottenuto grandi risultati nei primi anni. Allo stesso tempo, però, posso dire di avere imparato molto da quel periodo”.

1 di 2

Avanti
  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi