Il giapponese era uno dei favoriti al titolo a inizio campionato, e pur non avendo ottenuto ancora una vittoria ha mantenuto una certa costanza...
Sette podi e due vittorie, con anche un infortunio di mezzo. Questo era il bottino dell’anno scorso di Ayumu Sasaki in Moto3, che quindi si era presentato quest’anno al primo GP della stagione, a Portimao, come uno dei favoriti al titolo. Dopo l’ottima pole position del sabato, in gara si è dovuto accontentare del sesto posto, e contro ogni aspettativa nel prosieguo del campionato i risultati hanno faticato ad arrivare.
Al quinto Gran Premio finalmente il giapponese dell’Intact GP ha visto la luce e dopo 12 gare conta oggi con sei podi consecutivi, dalla Francia alla Gran Bretagna. Manca però la ciliegina sulla torta, la vittoria. Settimana prossima il giapponese si affaccerà al tredicesimo GP essendo ancora alla rincorsa del primo successo stagionale, un risultato che dà carica e motivazione, che a ogni pilota serve. Guardare gli avversari dal gradino più alto del podio è un momento unico che dona convinzione e determinazione. Eppure finora gli è sfuggito, complici ultimi giri non proprio precisi.
Nonostante questo, però, se guardiamo la classifica generale Sasaki lo troviamo in seconda posizione. Giusto alle spalle del leader Daniel Holgado con un distacco oggi diventato davvero minimo. Sono appena 4 i punti che li separano. Questo perché lo spagnolo ha vinto tanto, ma ha sbagliato altrettanto e la pista non perdona. Dalla prossima settimana inizia un’altra fase del campionato, cruciale per la classifica e fuori Europa. Si arriva in Asia e dopo il GP dell’India si arriva a “casa” di Sasaki. A Motegi. Un appuntamento speciale per lui. Lo scenario ideale per mettersi tutti alle spalle.
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