Moto3, Riccardo Rossi: "I miei modelli? Lorenzo, Stoner e Quartararo"

Moto3, Riccardo Rossi: "I miei modelli? Lorenzo, Stoner e Quartararo"© Luca Gorini

Il pilota del Team Sic58 Squadra Corse ha analizzato in esclusiva l'andamento della sua stagione, parlandoci anche dei suoi obiettivi futuri legati alla Moto2 

11.10.2022 ( Aggiornata il 11.10.2022 14:11 )

Reduce dal podio in Thailandia, il primo in stagione, Riccardo Rossi sta dimostrando una crescita importante nelle ultime gare stagionali, mostrandosi spesso nelle parte alta della classifica in tutte le sessioni del week-end. In svariate occasioni durante l'arco del campionato il pilota italiano è sembrato essere sempre ad un solo passo dal definitivo salto di qualità; step che lo stesso Rossi ha confidato di aspettarsi in vista della prossima stagione. Per il 2024 invece, l'obiettivo è chiaro, ovvero salire di categoria, ma solo dopo aver compiuto una stagione da protagonista in Moto3, iniziando ad alzare l'asticella già dalle restanti gare dell'attuale campionato: "Dalle gare che mancano mi aspetto di essere veloce e di essere in lotta per il podio, soprattutto in Malesia, ma anche in Australia possiamo fare bene. Poi ovviamente si sa, la Moto3 è una lottera, non sai mai cosa aspettarti".

Riccardo Rossi: "Honda inferiore alla KTM"

La stagione del ventenne pilota italiano è stata caratterizzata da molti alti e bassi, soprattutto verso metà stagione, per poi tornare competitivo nelle ultime gare. Fino ad ora, il bilancio è comunque positivo: "Quest'anno ho iniziato molto bene la stagione, sono stato più competitivo dell'anno scorso ed in molte occasioni sono stato vicino al podio anche se spesso mi sono perso all'ultimo, un pò come se mi mancasse sempre un solo numero per vincere la lotteria. Verso metà stagione sono migliorato. Mi aspettavo di fare podio e sono contentissimo per la Thailandia, ci meritavamo questo risultato, sia io che la squadra".

Rossi ha poi continuato: "In definitiva sono contento del mio campionato anche se in molte occasioni abbiamo perso l'opportunità di fare buoni risultati, come a Jerez ad esempio quando mi hanno penalizzato ingiustamente. O ancora in Indonesia quando sono caduto e ho fatto zero punti. Bisogna anche dire che sono stato in difficoltà con la moto, quest'anno la Honda non è stata competitiva quanto la KTM. Però in generale ho fatto un buon campionato". 

Il pilota del team Sic58 rivela: "Quartararo è fantastico, dentro e fuori la pista"

Una delle chiavi alla base dei miglioramenti mostrati quest'anno riguarda l'allenamento, come spiegatoci dallo stesso Rossi: "Quest'inverno ho cambiato totalmente modalità d'allenamento. Fino agli anni scorsi mi allenavo più in palestra che in moto. Quest'anno ho rimosso la palestra e ho fatto molto allenamento in bici ed in moto; almeno tre volte a settimana la bici e i restanti in giorni in moto. Ho cambiato anche altre piccole cose; l'anno scorso sia quando facevo brutte gare che buone gare tornavo a casa e mi allenavo, adesso quando faccio una brutta prestazione mi metto con calma ad analizzare e quando invece vado bene torno a casa e mi diverto con gli amici. Ho preso il mio lavoro in un modo diverso e questo mi sta aiutando molto".

Il pilota classe 2002 ha iniziato a seguire le corse in un momento di vita relativamente datato rispetto a molti coetanei e ha dichiarato quali esempi ha seguito nel corse nella sua crescita sportiva: "Ho iniziato a seguire il motomondiale abbastanza tardi. Quando ho iniziato a seguire le corse vincevano Stoner e Lorenzo, loro due sono stati i miei due piloti di riferimento. Stoner con la sua fantastica guida sempre di traverso, Lorenzo invece che pennellava le curve. Ovviamente anche Valentino, che è stato ed è una leggenda. Dei piloti attuali mi piace molto Quartararo, l'ho conosciuto ed è una persona fantastica, come pilota mi ricorda molto Jorge Lorenzo, inoltre quando la situazione lo richiede è uno molto aggressivo. Penso che sia un bel modello da seguire".

Obiettivo Moto2 per il 2024

La Moto3 è al suo rush finale per quanto riguarda la corsa al titolo, tendente sempre di più dalla parte di Izan Guevara, secondo Riccardo Rossi il pilota più forte del campionato: "Penso che Guevara sia il pilota più forte di tutti, basti pensare che nel suo week-end dell'anno peggiore è arrivato in quinta posizione; penso che si meriti di vincere il campionato. Garcia è stato sfortunato secondo me, forse ha un po' ceduto mentalmente anche per il mancato passaggio in Moto2 con Aspar, che invece ha scelto Guevara. Poi c'è Foggia che è davvero forte però ha avuto alti e bassi".

Per ciò che concerne il suo futuro il pilota italiano ha le idee chiare: "L'anno prossimo resterò in Moto3 con la stessa squadra e punto ad essere sempre davanti, anche perchè abbiamo visto che possiamo farlo, al Mugello sono stato in testa alla gara e anche in altre occasioni sono stato molto veloce. Dopodichè l'obiettivo sarà il passaggio in Moto2 anche perchè inizio ad essere un po' troppo alto per le Moto3".

Rossi: "In MotoGP vedo Bagnaia vincente, la Ducati è di un altro livello"

Anche la MotoGP si avvicina al tanto atteso epilogo e secondo Rossi il favorito alla vittoria finale è Pecco Bagnaia, per un duplice motivo: "In MotoGP penso che vincerà Bagnaia, la sua moto va il doppio rispetto alla Yamaha, non sono solo io a dirlo. La Ducati in questo momento è di un altro livello, inoltre penso che in questo momento Pecco sia anche più forte mentalmente. Forse a Philipp Island la Yamaha potrebbe andare un po' meglio del solito ma a Sepang poi sarà quasi impossibile per Quartararo salire sul podio".

Ciò che traspare dal giovane pilota del Team Sic58 Squsdra Corse è la sincerità con la quale si espone in ogni contesto, compreso quello relativo ai media. Il suo modo di agire e interfacciarsi ricorda leggermente quello della vecchia generazione di piloti che non prestavano troppa attenzione al politically correct: "Critico un pò questo modo "friendly" di vivere le corse. Ai tempi, Rossi e Gibernau si mandavano a quel paese mentre adesso a fine gare i piloti, anche quelli che si giocano il mondiale, sembra che vadano al bar insieme. Io stesso quando finisco la gara mi congratulo con tutti ma penso che se fossi in lotta per il mondiale non sarei così amichevole".

Rossi ha poi concluso: "Da spettatore ovviamente è bello vedere che non succedono cose brutte però fa strano vedere i piloti a fine gare che si abbracciano amichevolmente. Io sono un po' della vecchia scuola, quella di Valentino Rossi per intenderci. Un po' di competizione è normale, ci si gioca tanto in termini di soldi e di status di pilota migliore del mondo. Inoltre se oggi sono tutti politicaly correct è anche per colpa dei media che tendono a giudicare ogni gesto che si compie".

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