Moto3, un "ibrido" Surra leader delle FP1 di Mandalika

Moto3, un "ibrido" Surra leader delle FP1 di Mandalika© Luca Gorini

Alberto svetta su pista mezza bagnata e mezza asciutta, ponendo in cima la Honda Snipers. KTM di Deniz Oncu regolata di 47 millesimi, terzo Guevara su GASGAS

18.03.2022 ( Aggiornata il 18.03.2022 03:28 )

Ha aperto le danze del Gran Premio di Indonesia, senza però aver fatto la danza della pioggia: Alberto Surra ha piegato il resto della concorrenza marcata Moto3, affrontando una pista in condizione "ibride", poiché in primis allagata da un acquazzone mattutino, via via asciugata dal prepotente sole indonesiano.

E prepotente è l'inizio del portacolori Snipers, capace di sfidare avversari, pioggia, tracciato mai visto - se non in TV e nel giro a piedi compiuto il giovedì - su una Honda quale moto più rapida del lotto e siglante il crono di 1'51"050. La rivale KTM di Deniz Oncu è stata regolata di 47 millesimi.

GASGAS a (quasi) tutto gas, Bartolini a mezzo secondo da Surra


Izan Guevara, spagnolo della GASGAS, aveva siglato la pole in Qatar, risultando il più veloce delle qualifiche di Lusail. Non male nemmeno a Mandalika, con il terzo tempo di mattinata. I connazionali Carlos Tatay, Daniel Holgado e Jaume Masia sono costretti a inseguirlo già dal venerdì.

Secondo italiano della lista è Elia Bartolini settimo coi colori Avintia; Matteo Bertelle è il compagno di box e sotto di una sola posizione: ottavo l'ex avversario del CIV Moto3 e attuale rivale iridato del romagnolo. Questo giovane due parte - come Surra - nel miglior modo su una pista del tutto inedita. Bravo Stefano Nepa, punta dell'Angelus MTA dotato di KTM, decimo e già in palla in condizioni difficili da interpretare. 

Andrea Migno, fantastico vincitore nel deserto del Golfo Persico, è diciannovesimo, Dennis Foggia diciottesimo. Anche questi due italiani hanno i loro buoni motivi per ben figurare nel continente asiatico. Riccardo Rossi e il SIC58  Squadra Corse ricoprono la ventiduesima posizione, con la Honda bianca a strisce rosse.

Asiatici in difficoltà a Mandalika


Per certi versi, la pista indonesiana rappresenta tappa di casa per i piloti asiatici. Qui, infatti, si corre l'Asia Talent Cup, campionato che sa portare in Europa talenti dagli occhi a mandorla. Tuttavia, stamane non rapidissimi: Tatsuki Suzuki è ventiquattresimo con la Honda Leopard.

Poi, Ryusei Yamanaka, giapponese al pari di "Callaghan". Ayumu Sasaki e Kaito Toba - protagonisti con vicende diverse in Qatar - sono sul fondo, ma promettono di risalire la china. Nella tabella c'è anche Mario Aji che, a dispetto del nome, è indonesiano: lui sì che gioca in casa a Mandalika.

I tempi di Mandalika


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