Moto3, Migno: “Se il campionato finisse oggi, vincerei il titolo”

Moto3, Migno: “Se il campionato finisse oggi, vincerei il titolo”© Luca Gorini

Andrea scherza e festeggia allo stesso tempo per la seconda volta in carriera: "Questo è il mio miglior inizio di sempre: ho vinto, sono in testa al mondilale. Rispetto al Mugello 2017, fatico a realizzare di avercela fatta"

06.03.2022 ( Aggiornata il 06.03.2022 15:23 )

Andrea Migno è arrivato in sala stampa felice e disorientato, allo stesso tempo. Il vincitore del Gran Premio del Qatar classe Moto3 era contento, certo, ma ci ha messo qualche attimo per capire di avercela davvero fatta: "Un attimo, un attimo, fatemi realizzare - sorride - ah, sì: sono primo, ho vinto! Mi sento davvero bene".

La fuga di Sasaki è finita in ritiro, il pilota Snipers ne ha approfittato: "Non mi aspettavo una partenza così da parte di Sasaki, faceva paura. Non riuscivo a prenderlo. Poi, purtroppo per lui, fortunatamente per me, ha avuto un problema. Il giapponese ha perso terreno, e il gruppo in cui mi trovavo io si è ritrovato a condurre la gara, giocandosi la vittoria".

Senza lo stop della punta Max Racing Husqvarna, Migno ce l'avrebbe fatta? Nemmeno lui sa rispondere: "Non so dire se sarei riuscito a prendere Sasaki. Forse no, anche perchè probabilmente aveva la gomma morbida. Stava facendo una gran corsa, io però pure. Io spingevo al cento per cento. All'ultimo giro ho dato addirittura il centodieci per cento, tirando come un matto. Nella terzultima curva sono andato un po' largo, sapevo che Garcia era lì".

Honda simile se non uguale al 2021. Il polso di Mig ha fatto la differenza


Se pensate che sia stata una impresa semplice da realizzare, vi sbagliate: "La moto attuale è simile al modello 2021 -spiega - Abbiamo quindi lavorato sulla nostra Honda, mettendo a posto tutto al meglio. La base trovata è buona, qui in Qatar avevamo una buona base di partenza, sebbene le condizioni fossero peggiori rispetto a quelle dello scorso anno. Almeno, per quanto mi riguarda".

Come uscire dagli impicci? Con tanta forza di volonta: "Mi sono adattato, rivelandomi veloce. Ho dato il massimo dall'inizio alla fine. Non mi aspettavo una partenza così da parte di Sasaki, faceva paura. Non riuscivo a prenderlo. Poi, purtroppo per lui, fortunatamente per me, ha avuto un problema. Il giapponese ha perso terreno, e il gruppo in cui mi trovavo io si è ritrovato a condurre la gara, giocandosi la vittoria".

Mugello 2017-Qatar 2022: cinque anni dopo torna il Mig


L'ultimo successo del Mig era datato 2017, con il primo posto del Mugello. Quanto sono diversi i due momenti? Parecchio, almeno sembra: "Questa affermazione è arrivata dopo diverso tempo, lavoro e sacrifici. Quando passa così tanto tempo, il successo ha un sapore speciale. I momenti duri sono stati parecchi, altrimenti mi sarei aggiudicato più gare. Comunque, la vittoria in sè è bella, dopo tutto questo tempo, speciale".

Perché sono passati quasi cinque anni? Diversi motivi, ma meglio guardare al presente e alla classifica iridata: "Ho fatto tante belle gare, tuttavia senza arrivare primo. Ho corso da protagonista, però mai avevo vinto di nuovo. Nel 2021 ero protagonista, veloce, a volte sul podio. Partivo da una buona base. Sono contento di essere tornato in alto, questo è il mio miglior inizio di sempre. Sino all'Indonesia, sono in testa al mondiale. Se decidessero di far finire il campionato, vinco io il titolo (ride)".

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