Moto3, trenini e manovre al limite: i piloti hanno capito la lezione?

Moto3, trenini e manovre al limite: i piloti hanno capito la lezione?

Durante le qualifiche della entry class, abbiamo assistito a condotte simili se non uguali a quelle viste nel 2021. Le sanzioni e gli avvertimenti daranno il loro frutto, o rivedremo quei brutti incidenti?

 

05.03.2022 ( Aggiornata il 05.03.2022 16:21 )

Non vorremmo mettere le mani avanti, tantomeno innescare inutili allarmi, tuttavia ci sentiamo di scriverlo: sembra che in Moto3 poco sia cambiato. In Qatar ci troviamo al primo Gran Premio stagionale, e già si sono viste azioni di pista discutibili. Se avete assistito alle qualifiche, capirete cosa intendiamo dire.

Chiaramente, ogni pilota tenta di dare il proprio massimo. E il proprio massimo, significa essere il più veloce possibile. Essere il più veloce possibile nei turni che determinano lo schiaremento di partenza, garantisce una casella in griglia relativamente appetibile: voi preferireste scattare dalla pole, oppure decimi?

Chi sta in sella conosce il concetto meglio di noi: ogni dettaglio utile all'ottenimento del risultato va colto. Ecco perchè, ancora una volta, le piccole monocilindriche hanno incrociato la traiettoria più volte, sfiorandosi, rischiando, disturbandosi. Proprio come se si stessero giocando la vittoria, il podio o la zona punti nell'ultimo passaggio di gara.

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Un finale del genere sarebbe auspicale per ogni singola gara prevista dal calendario. Peccato che, invece, gara non fosse, bensì il turno della Q2, cioè, la sessione che stabilisce chi e da dove scatterà domenica. Appunto, come dicevamo, trenini, cambi di traiettoria repentini, tocchi di carene e passaggi al limite si sono sprecati.

Non è successo - fortunamente - nulla, ma era necessario? Perché, ancora una volta, i piloti della Moto3 hanno rischiato così tanto da andare vicino a qualcosa di spiacevole? Sappiamo come sia giusto tentare manovre ardite quando si è tra i cordoli, ne facciamo il tifo, ma addirittura durante i turni cronometrati? E in quel modo? Eppure, i vari avvertimenti lanciati lo scorso anno e la squalifica comminata a Deniz Oncu, avrebbero dovuto servire a qualcosa. La lezione è stata appresa, oppure no?

Si spera di evitare spaventi come quello patito ad Austin: Alcoba se l'è vista brutta, e non parliamo dell'unico episodio grave del campionato 2021. Evitando di ricordare i momenti più spiacevoli, attendiamo la risposta della pista. Speriamo anche che il seguente sia solo un monito e non un allarme lanciato nel deserto del Qatar.

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