Esclusiva, Borsoi: “Con Arenas matrimonio perfetto. Vietti il più pericoloso”

Esclusiva, Borsoi: “Con Arenas matrimonio perfetto. Vietti il più pericoloso”

Il team manager del team Aspar ha descritto il suo pilota, ha parlato del finale di stagione che lo attende con il titolo in ballo e ha raccontato come vede i loro principali avversari

05.11.2020 12:24

L’ex pilota Gino Borsoi oggi lo ritroviamo nel paddock nelle vesti di team manager della squadra che fa capo a Jorge Martinez Aspar e che quest’anno è in piena lotta per il titolo in Moto3. Il loro pilota, Albert Arenas, è il leader del campionato e nelle prossime tre gare della classe cadetta si deciderà se riuscirà a fare il salto in Moto2, sempre nello stesso team, da Campione del Mondo. Il veneto, stabilizzato in Spagna, ha raccontato questo 2020 sui generis.

Com’è stato e com’è questo campionato?

Diverso e strano rispetto al solito, ma anche emozionante. Dal non pensare di avere un Mondiale siamo passati a iniziarlo in Qatar con una vittoria, poi tutto si è fermato. Siamo ripartiti dopo quattro mesi e abbiamo cominciato di nuovo con un’altra vittoria. Fa sicuramente piacere essere in lotta per il Mondiale, in un ambito molto diverso che è da gestire in una forma diversa. Un calendario così breve, con tre gare consecutive alla volta non ti permette errori e devi cercare di portare a casa sempre il massimo risultato”.

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Che pilota è Albert?

“Dalla fine della stagione passata si è visto il suo miglioramento e il maggior affiatamento sia con la KTM sia con la squadra. Era già riuscito a dimostrare di essere uno dei più veloci ed è ripartito con lo stesso slancio. Ora sta dimostrando di continuare a essere uno dei migliori piloti della Moto3. Sono soddisfatto di aver portato avanti il progetto con lui quest’anno. Si è unito il matrimonio perfetto”.

Ti aspettavi che le cose andassero così?

“Sì, sono sempre stato uno dei suoi “fans”. L’anno scorso quando era in squadra con noi vedevo come lavorava, come gestiva i fine settimana e per un motivo o per un altro non è riuscito a portare a casa il risultato che secondo me si meritava. Una volta trovato l’equilibrio siamo riusciti a ottenerlo”.

Concretamente che step ha fatto?

“È migliorato parecchio nella gestione della gara e anche nel credere in sé stesso. Questo credo sia stato il punto di inflessione, unito alla consapevolezza che il potenziale c’è. Inoltre è un po’ più tranquillo nel fine settimana e pensa a portare a casa il massimo risultato, senza forzare le situazioni”.

Pensi che dietro a questo suo miglioramento ci sia un po’ anche lo zampino di Alex Rins?

“Sono molto amici e quando ti alleni con piloti di un certo livello, aumenta anche il tuo. Anche se sinceramente il suo livello era già alto. A inizio stagione gli avevamo organizzato un allenamento in Portogallo, che aveva svolto con Rins, alla guida di una 600”.

Sta per iniziare l’ultima tripletta, che strategia attuerete?

“Di strategie ne abbiamo pensate tante, ma la Moto3 è talmente caotica che qualsiasi cosa che pensi a tavolino puntualmente domenica non funziona. Albert ha ormai raggiunto un livello e una tranquillità tale che in gara è capace di gestire la situazione. Abbiamo massima fiducia sulle decisioni che prende. Prima di partire gli diamo dei consigli che lo possono magari aiutare in determinati momenti.

Da pilota le ho vissute in prima persona queste cose e una volta che sei lì nel gruppo fai un po’ fatica a capire qual è la situazione giusta. Lui è in una posizione piuttosto difficile perché ci sono dei piloti che vanno fortissimo e magari non hanno ancora vinto e vogliono riuscirci a tutti i costi. Albert per loro è solo un “ostacolo” in più, giustamente. Essendo sempre gomito a gomito nelle curve l’errore è vicino”.

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Che pista è quella di Valencia?

Albert lì generalmente è sempre andato abbastanza bene. La KTM anche. Ottenere il risultato è fattibile. Il problema saranno le condizioni del meteo: dovrebbe piovere fino a venerdì, sabato ci aspetta una giornata mista e domenica dovrebbe essere asciutto. Questi cambiamenti non ti permettono di concentrarti fin dal primo giorno sul set up della moto. Ci adegueremo man mano con una situazione di grip sempre diversa, ma sarà uguale per tutti”.

Cosa ne pensi degli avversari diretti al titolo?

“Non scarterei nessuno. In tre gare così vicine può succedere di tutto. Ogura è andato un po’ in difficoltà ultimamente, ma dimostra sempre in gara di recuperare posizioni. Non fa errori ed è da tenere sempre in considerazione".

"Masia è ripartito come un treno, ha vinto le ultime due e mentalmente ora è forte, convinto di poter stare su questa linea. La moto l’accompagna, va fortissimo, a Valencia giocherà in casa e questo gli darà una spinta in più".

"Vietti è il più competitivo, il più pericoloso, sono convinto che a Valencia darà fastidio. La squadra lavora bene, lui c’è sempre, la domenica non molla mai e ha fatto uno step impressionante da inizio anno. Poi c’è Arbolino, faccio un po’ fatica a capire il suo livello, me lo aspetto veloce e ora non ha più niente da perdere. Ci deve provare a tutti i costi per recuperare più punti possibile vista la sfortunata avventura di Aragon 1. Non se lo meritava, è un pilota in lotta per il Mondiale, ma con una gara in meno ora non è facile. Ci proverà e magari prenderà qualche rischio”.

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