Dennis Foggia: “Correrei in qualunque data pur di disputare il campionato”

Dennis Foggia: “Correrei in qualunque data pur di disputare il campionato”© Milagro

Il romano del team Leopard racing è nella sua città e ha trovato il modo per potersi allenare anche in moto

25.03.2020 ( Aggiornata il 25.03.2020 18:08 )

In Qatar la Honda numero 7 di Dennis Foggia ha tagliato il traguardo in nona posizione, dopo una gara piuttosto positiva, e ora il campionato è fermo a causa dell’epidemia del coronavirus. Il romano ci ha raccontato come sta vivendo a Palestrina, in provincia di Roma, la sua quarantena e cosa spera di ottenere in questa stagione che speriamo, durante l’estate, possa ripartire.

Come ti alleni durante questa pausa forzata?
"Corro intorno a casa e due o tre volte alla settimana mi alleno in moto. Abbiamo costruito una specie di pista con lo scotch un po’ rustica nel parcheggio. E poi faccio molto “cardio” perché devo perdere un chilo per essere proprio fisicamente perfetto".

Come vedi questo 2020?
"Fino a due settimane fa lo vedevo bene, mi trovo bene con la squadra, sono contento. Sta aumentando sempre più il feeling tra noi e con la moto, che è diversa dalla KTM".

Secondo te quante gare si faranno quest’anno? Che idea ti sei fatto?
"Dicono che il minimo sindacale sia correrne tredici per poter assegnare il titolo iridato, speriamo si facciano. Questo era l’anno del mio riscatto, non ci voleva, però vedremo cosa succederà. Al massimo correremo anche a dicembre. Per me qualunque data va bene, non è un problema".

Come vivi questa situazione di attesa?
"Più che altro devo stare anche chiuso in casa, e questo dopo un po’ è frustrante. È un po’ strano perché non si ha neanche un quadro certo, non sappiamo quanto sarà effettivamente lungo il mondiale, non ci resterà che dare il massimo in ogni gara".

Che obiettivo ti eri posto a inizio stagione?
"Quest’anno volevo puntare al titolo o finire al massimo sul podio iridato. Poi la prima gara è stata strana, sono partito indietro (19esimo) e ho chiuso in nona posizione, a causa di un errore commesso sul finale. È stata una gara di passaggio, per risolvere alcuni dubbi che avevo in testa. È stata una gara in cui ho avuto la certezza che posso stare lì davanti".

Sei con il team campione del mondo e le aspettative sul tuo conto sono alte, come la vivi?
"Bene, è una bella responsabilità. I risultati del team sono straordinari, la squadra è competitiva. È una grande famiglia".

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