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Gianmaria Rosati
17 lug 2025 (Aggiornato il 18 lug 2025 alle 09:02)
Se in MotoGP la stagione è stata sinora un assolo di Marc Marquez, in Moto2 la lotta per il titolo sembra poter tenere tutti con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto, grazie al duello tra Manuel Gonzalez e Aron Canet. Alla vigilia dell’appuntamento di Brno il portacolori Intact ha sole nove lunghezze su quello Fantic, intorno al quale si sono accese – nelle ultime settimane – le sirene del mercato.
Canet – in Moto2 dal 2020 – non ha infatti fatto mistero del suo interessamento verso un possibile passaggio in Superbike nel 2026, e le selle libere presenti in Ducati Aruba e BMW rappresentato più di un incentivo in tal senso. Per questo abbiamo scambiato quattro chiacchere con lo spagnolo, diretto e chiaro come pochi altri.
Aron, si parla non poco del tuo possibile futuro in SBK. Qual è la situazione?
“E’ una delle idee sul mio tavolo, anche se non ho ricevuta nessuna offerta concreta per ora. Le mie opzioni sono una squadra vincente in Moto2, per cercare di vincere più titoli ed essere il più vincente della categoria, oppure andare in SBK con una casa forte per andare a caccia del mondiale ed avere una lunga carriera. Stiamo lavorando per decidere”.
Nelle derivate BMW e Ducati cercano un pilota. Quale opzione ti stuzzica di più?
“Non ho ricevuto una reale proposta da nessuna delle due case ad oggi, ma sono entrambe due case molto valide. Credo che in cima alla classifica vi sia la BMW ma anche la Ducati è molto veloce, e so di avere le capacità per fare bene con entrambe le moto, quindi vedremo. Non posso dire cosa è meglio per me al momento: abbiamo solo parlato, e c’è sempre l’opzione legata al restare in Moto2. In quest’ultima la cosa che mi renderebbe più felice sarebbe restare in Fantic”.
Cosa ti piace della SBK?
“Passare in SBK rappresenterebbe una evoluzione per me come pilota. Sono in Moto2 da tanti anni e ho ottenuto ottimi risultati: ad un certo punto arriva un momento in cui fai un bilancio. Quando sei in Moto2 solitamente punti alla MotoGP, e quando vedi piloti con meno potenziale di te passare in MotoGP inizi a pensare a cosa vale di più tra una carriera in Moto2, dove il tuo valore diminuisce con il passare degli anni ed è facile raccogliere meno di quanto sto raccogliendo ora, ed il passaggio in SBK, dove cominciare da zero rappresentando la novità giovane della categoria. L’obiettivo sarebbe essere il riferimento e vincere il più possibile nei prossimi dieci anni: non sto dicendo che potrei vincere dieci titoli, ma ho il talento per lottare al vertice”.
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