Continua il dominio degli spagnoli in Qatar, la FP2 non ha fatto eccezione con quattro piloti iberici in grado di issarsi in cima al turno del mattino, confermando, inoltre, di essere i protagonisti più papabili per il podio di domenica. Solo due millesimi separano i mattatori del turno, Albert Arenas, leader grazie al miglior tempo di 1'57.573, e Manuel Gonzalez, al momento nettamente l'uomo da battere, sia in ottica qualifica che relativamente al passo gara. Prestazione convincente per Arenas, costantemente veloce sin dalle prime libere della giornata di ieri e abile quest'oggi a concretizzare la sua velocità. Terzo tempo per il miglior rookie del week-end, Daniel Holgado, non più una sorpresa e particolarmente competitivo in Qatar.
Stesso tempo al millesimo per Aron Canet, quarto alle spalle di Holgado (entrambi a 150 millesimi da Arenas) e al momento pilota più accreditato per ostacolare un'eventuale fuga di Manuel Gonzalez. Canet precede Jake Dixon, distante 365 millesimi da Arenas, a sua volta seguito da un Senna Agius sempre più competitivo e lontano 476 millesimi. Settimo tempo per Barry Baltus, al quale mancano ancora 3\4 decimi di passo per avvicinarsi ai primissimi, e poi ancora Joe Roberts (a 508 millesimi), Deniz Oncu (553 millesimi) e Zonta VD Goorbergh (595) a completate la top ten.
Fuori dalla top ten Alonso Lopez, ancora non in ritmo sul tracciato di Lusail, allo stesso modo di Diogo Moreiera, dodicesimo. Subito alle spalle del brasilaino troviamo David Alonso, veloce sulla lunga distanza ma ancora leggermente deficitario sul giro secco. In grande difficoltà i piloti italiani, i quali non stanno riuscendo a raddrizzare una situazione che appare al momento alquanto complessa; lo confermano la sedicesima posizione di Celestino Vietti, distante 849 millesimi da Arenas e la ventiquattresima di Tony Arbolino, che paga ben un secondo e tre.
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