La pista umida ha caratterizzato gran parte del turno concedendo solo alla fine una parvenza di grip adeguato
La pioggia caduta nella notte ha bagnato il tracciato argentino di Termas De Rio Hondo, condizionando la prima sessione di prove libere sia della Moto3 che della Moto2, non rendendo, di conseguenza, i valori in campo così chiari. Solo nell'ultima fase del turno si è andata delineandosi una scia d'asciutto in grado di permettere ai piloti di abbassare i tempi, sebbene per capire tutto al meglio bisognerà aspettare almeno il secondo turno. A prevalere alla fine è stato ancora una volta Manuel Gonzalez, il più abile ad interpretare al meglio le difficili condizioni, mettendò tra sè ed il primo inseguitore, Tony Arbolino, solo 89 millesimi.
Gonzalez e Arbolino sono stati i piloti più in ritmo dell'intera sessione, dimostrando di avere nel polso destro qualche decimo in più rispetto alla concorrenza. Il pilota di Garbagnate sembra aver apparentemente ritrovato uno smalto particolare sulla pista che lo vide trionfare nel 2023. Terzo tempo per Jake Dixon, a 298 millesimi dalla vetta e sempre competitivo in queste condizioni complesse; l'inglese precede Aron Canet e Diogo Moreira, due tra i principali candidati alla vittoria finale.
Lo spagnolo ed il brasiliano pagano rispettivamente 368 e 470 millesimi dalla vetta e sono seguiti da Mario Aji, Darryn Binder, Deniz Oncu, Marcos Ramirez e Alonso Lopez, a chiudere la top ten. Esordio difficile per il campione del mondo in carica della Moto3, David Alonso, quattordicesimo alle spalle di Izan Guevara e appena davanti a Filip Salac e Celestino Vietti; l'italiano paga un secondo e otto decimi da Gonzalez, palesando ancora qualche difficoltà in termini di feeling.
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