Moto2, Canet: “Se potessi dire qualcosa all'Aron del 2020, gli direi...”

Moto2, Canet: “Se potessi dire qualcosa all'Aron del 2020, gli direi...”© Luca Gorini

Dopo ben 70 gare nella classe intermedia, lo spagnolo ha finalmente centrato il primo successo: “Ad Austin ho già vinto in Moto3, sarebbe bello restare al top”

11.04.2024 ( Aggiornata il 11.04.2024 10:00 )

Tra l'ultima vittoria ottenuta da Aron Canet in Moto3 nel 2019 e la prima in Moto2, arrivata a Portimao nel secondo GP di questa stagione, sono passati ben 1645 giorni. Ci sono volute 70 gare nella classe intermedia per tornare sul gradino più alto del podio, ma finalmente il pilota spagnolo ci è riuscito dopo esserci andato vicinissimo in numerose occasioni. E ora, il portacolori del team Fantic Racing arriva al Gran Premio delle Americhe (qui gli orari) in programma questo fine settimana ad Austin, in Texas, da leader del Mondiale.

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Canet: “Non ero sicuro di essere ancora in grado di vincere”

Prima di tornare in azione sulla pista a stelle e strisce, Aron ha ripensato alle emozioni della prima affermazione in Moto2: “È stata una sensazione bellissima e ha rappresentato uno step importante per la mia carriera. Dopo tanti podi, è stato fantastico cogliere finalmente una vittoria, specialmente perché nei momenti complicati inizi a domandarti se sei ancora in grado di riuscire a stare davanti a tutti”.

Ciò che conta è credere in sé stessi, nei propri sogni e negli obiettivi che si vogliono raggiungere”, prosegue il numero 44. “Non bisogna focalizzarsi sui risultati, ma sul metodo di lavoro, perché se è quello giusto, poi le soddisfazioni arriveranno di conseguenza. All'Aron del 2020 direi di non ascoltare le critiche, di non mollare mai e di allenarsi al meglio, perché poi i risultati saranno straordinari”.

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“Vincere anche ad Austin? Sarebbe un sogno”

Quello texano è un tracciato che a Canet piace particolarmente: “Ora mi trovo in testa alla classifica di campionato e sono pronto per Austin, circuito su cui ho già vinto nel 2019 ai tempi della Moto3. Vincere immediatamente la seconda gara sarebbe un sogno, ma non sarà facile e dovremo restare concentrati, visto che l'obiettivo con Fantic non è soltanto quello di conquistare più gare possibili, ma anche e soprattutto di puntare al titolo mondiale e giocarcela con i migliori fino alla fine della stagione”.

L'arrivo nel team mi ha cambiato, perché ho trovato una squadra formata da professionisti come Roberto Locatelli, Stefano Bedon e Jairo Carriles, che non hanno mai avuto dubbi sul mio potenziale e mi hanno messo fin da subito nelle condizioni migliori per dare il massimo”, conclude il classe '99, che dopo la pole in Qatar e la vittoria a Portimao punterà ancora una volta al top anche in questo fine settimana.

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