A Mandalika il romano ha fatto un altro step in avanti, pur avendo avuto un problema fisico non da poco a rallentarlo. Ha imboccato la strada giusta?
Tra tutti i piloti di Moto2 Dennis Foggia in Indonesia ha avuto una sessione in meno a disposizione, data la forte gastrointerite che l’ha tenuto lontano dalla sua Kalex nel pomeriggio del venerdì. Tornato in pista il giorno dopo per riprendere il lavoro da dove l’aveva lasciato, il romano domenica è poi stato autore di una prova positiva che l’ha portato a equagliare il suo miglior risultato finora in questa annata di debutto nella classe di mezzo.
Il portacolori del team Italtrans ha tagliato il traguardo a Mandalika in undicesima posizione, ottenendo così un risultato solido e positivo. Il passaggio dalla Moto3 alla Moto2 il più delle volte è complicato e dopo 15 gare Foggia pare aver intrapreso la strada giusta. Con al fianco un tecnico di esperienza come Giovanni Sandi, il romano nell’ultimo GP disputato ha confermato il progresso che aveva già mostrato in India, attuando una bella rimonta con un ritmo notevole.
Partito sedicesimo – sesta fila – la gara di Foggia poteva essere condizionata dal contatto avuto al via, che gli ha fatto perdere posizioni. Invece il romano, grazie alle buone sensazioni con la sua moto, è riuscito a risalire il gruppo e a recuperare posizioni su posizioni. Alla bandiera a scacchi ha tagliato il traguardo ai piedi della top 10, un risultato senza dubbio promettente. I miglioramenti si sono visti e ora punterà a confermarli anche in Australia.
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