Moto2, Acosta lascia l’Europa provando la fuga mondiale

Moto2, Acosta lascia l’Europa provando la fuga mondiale© Luca Gorini

Il pilota RedBull KTM Ajo dopo il successo di Misano allunga a +36 su Tony Arbolino, a decidere le sorti del campionato sarà la tournée asiatica

13.09.2023 ( Aggiornata il 13.09.2023 14:32 )

Un rullino di marcia incredibile quello di Pedro Acosta, quando siamo arrivati alla dodicesima gara della stagione El tiburón de Mazarrón” ha collezionato 5 successi e 4 podi con un solo zero in campionato rimediato a Le Mans. Sono ben 211 i punti conquistati fin qui da Acosta, 36 in più del più vicino rivale per la corsa al titolo: Tony Arbolino.

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Corsa all’estremo oriente

Anche se i giochi si chiuderanno, come da tradizione, a Valencia a fine ottobre la campagna europea del motomondiale può di fatto essere archiviata. Le prossime 6 gare infatti si correranno tutte in estremo oriente a partire dall’inedita gara del Buddh International Circuit in India. Poi Motegi, Mandalika, Phillip Island, Thailandia ed infine Sepang prima di rientrare in Europa però, il motomondiale farà scalo in Qatar per dirigersi infine a Valencia. Con 5 gare in meno di 40 giorni la corsa al titolo Moto2 si deciderà probabilmente nel prossimo mese e mezzo. Pedro Acosta ha dalla sua parte un momento di forma incredibile, il talento spagnolo arriva da 6 podi nelle ultime 7 gare dove ha collezionato 57 punti in più del diretto concorrente per il titolo che non è mai riuscito a mettergli le ruote davanti in gara.

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Arbolino corsaro nel sudest asiatico

Nonostante sia difficile poter fare paragoni tra stagioni, la trasferta asiatica arriva forse nel momento miglior per Tony Arbolino che proprio un anno fa lontano da casa conquistò il suo secondo e terzo successo in Moto2 vincendo a Buriram e Sepang. Per Pedro Acosta invece alla sua prima stagione in Moto2, le trasferte asiatiche non erano state positive, l’attuale leader di campionato aveva infatti tra Qatar, Indonesia, Giappone, Thailandia, Australia e Malesia raccolto solo 40 punti di cui la metà a Phillip Island dove aveva chiuso al secondo posto. L’inerzia del campionato in questo momento è dalla parte dello spagnolo che però non può abbassare la guardia perché lo squalo di Garbagnate è pronto a mordere.

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