Moto2, dalle stelle alle stalle: cosa succede Izan Guevara? Risponde Terol

Moto2, dalle stelle alle stalle: cosa succede Izan Guevara? Risponde Terol© Luca Gorini

Il direttore sportivo del GASGAS Aspar team ci ha dato in esclusiva una lettura della prima parte di stagione dello spagnolo, in netta difficoltà

06.07.2023 ( Aggiornata il 06.07.2023 16:24 )

Che dopo le sue prime otto gare in Moto2, il miglior risultato di Izan Guevara sia solo il diciottesimo posto è qualcosa di decisamente insolito, considerando com’è stata la sua carriera fino a questo momento. La stagione nella classe di mezza l’ha iniziata con due gare di ritardo, per un infortunio rimediato al polso destro durante un allenamento, e da quando è tornato alla guida della sua Kalex del team GASGAS Aspar ha solo faticato.

È difficile da spiegare ha ammesso in una nostra intervista esclusiva il direttore sportivo della squadra, Nico Terol. “Se si analizza tutta la carriera di Izan, in quattro anni ha vinto l’European Talent Cup, la Junior GP e il Mondiale Moto3 e non ha vissuto nessuna situazione così difficile”.

Calendario Moto2 2023

Con due cadute Guevara ha iniziato l'esperienza di Moto2


Poi è arrivata la classe di mezzo.
“Ha avuto il primo test a Valencia, e lì c’è stata una prima caduta. Ha fatto il test a Jerez e dopo due giri ne è arrivata un’altra. Izan è sempre un pilota molto sicuro e non cade spesso. Questo unito al fatto che la Moto2 è una categoria così difficile porta al fatto che sta vivendo una situazione che non ci saremmo mai aspettati”.

Come si esce da questa situazione?
“Se qualcuno può ribaltare la situazione di colpo, quello è Izan. Senza dubbio, arriverà il giorno in cui farà quel click. Stiamo lottando, è una situazione difficile, lui lo sa, stiamo provando ad aiutarlo facendogli capire che è una classe dove la moto si muove tanto. Quando farà questo clik, farà un passo avanti. Il campionato è ancora lungo”.

I consigli che Terol dà a Guevara per superare questo momento di crisi


Tu come lo stai aiutando?
“Si lamenta sempre di alcune parti della moto, e lo capisco perché la moto perfetta non esiste, ma provo a fargli capire come si deve guidare questa Moto2. Anche io sono stato in questa situazione e un giorno ho capito che dovevo migliorare me stesso: la prima lotta era quella con me stesso. Provo a trasmettergli questo ogni giorno. La Moto2 è una categoria complicata e lui è un grandissimo campione. Per lui è un momento duro e bisogna cambiare la situazione, per questo siamo qui. È dai momenti di crisi che io ho sempre imparato di più”.

Classifica piloti Moto2 2023

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