Moto2, da Vietti ad Arbolino: l'Italia sogna nuovamente in grande

Moto2, da Vietti ad Arbolino: l'Italia sogna nuovamente in grande© Luca Gorini

Nel 2022 fu Celestino a partire a razzo, ora Tony, che predica calma ma sogna in grande. Con vista sulla MotoGP: "Se vi sarà l'opportunità la coglierò"

16.05.2023 13:39

In una stagione dove – sinora – i colori italiani stanno faticando in Moto3, con nessun pilota di casa nostra in top ten nella classifica generale, i sorrisi più smaglianti li sta regalando la Moto2, grazie soprattutto ad un Tony Arbolino in formato mondiale. Tra le tante cartoline che ha regalato la domenica di Le Mans del resto vi è anche quella del giovane milanese che passa per primo sotto la bandiera a scacchi, conquistando il suo secondo successo in stagione.
 
Un successo dietro al quale c’è molto di più considerate le tante insidie della corsa, a partire dalla seconda ripartenza post bandiera rossa. Un cambio di trama che non ha destabilizzato Tony, nonostante tra l’altro le fasi concitate vissute nel box Marc VDS. “Tra le due partenze tutto il team si è giustamente impegnato per sistemare la moto di Lowes (caduto prima della bandiera rossa ndr), tanto che ad un certo punto ho pensato di dovermi togliere da solo le termocoperte (ride ndr)”.
 
Tolte le termocoperte e sceso in pista Arbolino ha dimostrato la maturità necessaria per azzerare gli errori, cosa non riuscita invece al suo rivale Pedro Acosta. L’altra immagine impattante del GP infatti è proprio quella dello spagnolo, grande favorito per la vittoria del titolo, che finisce a terra proprio nel tentativo di inseguire Tony, al quale forse non avere i riflettori puntati addosso può fare bene. Dopo la stagione di debutto in Moto2 del resto in tanti si aspettavano un deciso salto di qualità nel 2022, arrivato però solamente nella parte finale dell’annata, come testimoniato dai 3 podi - 2 vittorie ed un terzo posto – ottenuti nelle ultime quattro gare.

Classifica piloti Moto2 

Arbolino: obiettivo restare sulla cresta dell'onda

Un abbrivio che Arbolino non ha perso durante l’inverno, e con il quale si è presentato – quasi a fari spenti – al via di questa nuova stagione. Dove sta stupendo. Dei primi 3 piloti in classifica generale Tony è l’unico ad avere sinora conquistato sempre punti, restando giù dal podio in una sola occasione. Mi sento forte fisicamente e mentalmente – la conferma dello stesso Tony - di conseguenza so di poter fare bene sempre. Sono anche in un ottimo team, con il quale poter puntare in alto”.
 
Ora la missione è ovviamente quella di mantenere tale ritmo, tenendo magari a mente la “lezione” impartita involontariamente da Celestino Vietti nella passata stagione. 12 mesi fa del resto era stato l’attuale pilota Fantic l’italiano capace di iniziare favolosamente la stagione – 2 vittorie e 2 secondi posti in 5 gare – salvo poi perdersi e scivolare sino alla 7° posizione finale. Un piccolo monito dunque per Tony, che sogna in grande ed inizia a diventare un contendente per la MotoGP.
 
Radio paddock infatti riferisce come il milanese sia una alternativa sia per Aprilia che per i team satelliti Ducati, in un mercato che però deve ancora fare scoccare la prima scintilla. “Mi fa piacere che si parli di me per la MotoGP, ma io non so nulla. Se arriverà l’opportunità la coglierò, ma per il momento sono focalizzato sul presente”. Fa bene Tony, dato che all’orizzonte vi è un Mugello da affrontare come leader della classe, e dunque da godersi. “Spero che a tutti arrivino le mie vibrazioni positive, in modo da ricevere tanto tifo”. Desiderio da esaudire, per un Arbolino che sogna in grande e vuole stupire ancora.

Prossimi appuntamenti Moto2

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi