Moto2: sarà l'anno di Pedro Acosta? Occhi su Aldeguer e Arbolino

Moto2: sarà l'anno di Pedro Acosta? Occhi su Aldeguer e Arbolino© Luca Gorini

Il test di Portimao ha delineato un contesto tecnico favorevole al giovane spagnolo. In tanti saranno pronti per la prima gara dell'anno

21.03.2023 14:44

Con gli ultimi test di Portimao dedicati alle classi minori, è calato il sipario sulla pre-season del motomondiale. Il tempo di scendere in pista alla ricerca di punti iridati è finalmente giunto e i valori in campo della Moto2, già in parte delineati nei test di Jerez e Portimao, sono in attesa di essere smentiti o confermati. Nella passata stagione la classe di mezzo ha attraversato un'annata contrassegnata dall'equilibrio domenica dopo domenica, tuttavia l'equilibrio, solitamente sinonimo di incertezza e spettacolo, ha assunto un ruolo che in più di un'occasione si è tramutato in monotonia e appiattimento dal punto di vista qualitativo. La middle class ha vissuto una stagione senza un dominatore (una circostanza che può essere facilmente vista come positiva) ma anche senza un'élite di piloti in grado di "spaccare" le gare, rendendole appetibili e affascinanti. Senza nulla togliere ad Ai Ogura e Augusto Fernandez, i due contendenti al titolo del 2022, la stagione che verrà si è già presentata con un appeal decisamente diverso; tutto questo grazie ad "una circostanza tecnica e mediatica" che ha un nome ed un cognome: Pedro Acosta

Pressione e pronostico dalla parte di Acosta

Il campione del mondo della Moto3 nel 2021 porta con sé un carico di aspettative che si lega solo ai campioni o ai presunti tali, dovuto anche (se non soprattutto) per l'attitudine vincente mostrata nel suo anno da rookie nella piccola cilindrata, oltre che per la forte personalità e le doti tecniche. Le stigmate da predestinato che lo segnano da quando ha messo nel piede nel motomondiale non sono state d'intralcio per un pilota che già nella prima stagione in Moto2 è riuscito a trionfare in ben tre occasioni. Nella passata annata lo spagnolo ha avuto modo di crescere sia tecnicamente che mentalmente, essendosi dovuto scontrare con le prime critiche e alcune aspettative non rispettate. Inutile negare l'importanza di un pilota dal carattere forte e dalla guida estrosa come lo spagnolo, uno dei pochi (se non l'unico) a riuscire a implementare il livello di una categoria che cerca il suo padrone e che sembra averlo trovato negli ultimi test.

Già perchè sia a Jerez che a Portimao, Acosta è stato imprendibile per tutti sotto ogni aspetto. Dalla facilità di prestazione al giro secco, fino al ritmo gara. Un esordio stagionale che ha fugato ogni dubbio circa la competitività del quasi 19enne di Mazarron, che nel primo appuntamento dell'anno partirà con i favori del pronostico, cercando di seguire le orme di Valentino Rossi e Marc Marquez, i campioni che più di tutti sono stati accostati al giovane spagnolo, che spesso è stato considerato un "talento generazionale" come i fenomeni sopracitati.

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