Moto2: il pagellone di metà stagione

Moto2: il pagellone di metà stagione© Luca Gorini

Vietti e Fernadez da 9, ma in cerca di quella costanza mostrata da Ogura. Male Lowes, attenzione a Canet

05.07.2022 ( Aggiornata il 05.07.2022 12:03 )

La Moto2 è da sempre considerata una categoria dove l’equilibrio regna sovrano, eAugusto Fernandez 9 – Sarà l’anno buono? Per lo spagnolo vale il discorso fatto per Vietti, ma al contrario. Ad una prima parte di stagione difficile infatti è corrisposto un proseguo da sogno, che lo ha visto trionfare in tre delle ultime cinque gare disputate. Si è preso di forza la fascia di capitano all’interno del team Ajo, ed ora che ha agguantato la vetta della classifica generale può davvero sognare. Anche nel caso di Augusto la voce costanza va migliorata ma, se la pausa non smorzerà il suo grande stato di forma, le carte in regola per – finalmente – trionfare non mancano. Ai Ogura 8 – samurai costante Non sarà forse il pilota più esplosivo della griglia, ma il giapponese conosce la parola costanza come nessun altro. Del resto Ai ha vinto una sola gara finora, eppure è ad un solo punto dal duo Fernandez – Vietti, entrambi a quota tre. Anche nei weekend che sembrano ormai compromessi il giapponese riesce a metterci una pezza, il che lo rende a pieno titolo un candidato al titolo. La MotoGP – forse – lo aspetta, ma prima c’è un sogno iridato da inseguire. Aron Canet 8 – tenacia allo stato puro Dopo due anni in Moto2 tra alti e bassi, lo spagnolo sembra aver messo insieme tutti i pezzi del puzzle. Tutto questo nonostante la sorte non gli abbia spesso sorriso, come testimoniato dall’infortunio del radio sinistro prima e dal problema al naso – dopo un brutto incidente in auto – poi. La prima parte di stagione è stata per Aron una continua lotta contro i problemi, dove è comunque riuscito a raccogliere ben cinque podi, incassando soli 30 punti di ritardo dalla vetta. La pausa estiva rappresenta una vera manna per Aron, che nella seconda parte di stagione può davvero essere una mina vagante. Arbolino 7 – in crescita Il milanese è uno dei sette piloti in grado sinora di vincere almeno un gara in stagione, il che lo rende promosso a prescindere. Al di là di ciò Tony ha mostrato cose davvero interessanti, alternate però a mosse errate – in primis lo strike al Mugello sul compagno Lowes, con il quale il rapporto sembra tutto tranne che felice – che rendono il suo potenziale ancora da decifrare. Ha terminato la prima parte di stagione in quinta piazza: con una seconda parte di annata senza sbavature può conquistare un posto tra i big. Acosta 7 – fenomeno da sgrezzare I test pre campionato avevano illuso tanti, ma in verità la Moto2 ha presentato il suo conto salato anche ad un fenomeno come Pedro. Dopo qualche gara di assestamento ad ogni modo Pedro ha preso le misure al campionato, come testimoniato dal successo al Mugello e dal secondo posto del Sachsenring: quando tutto sembrava in discesa un infortunio si è messo in mezzo, ma il futuro sembra – ancora una volta – essere suo. Sam Lowes 5 – solita storia Quattro gare completate su undici. Basterebbe questo per raccontare la stagione dell’inglese, che ancora una volta si dimostra veloce quanto incostante, come testimoniato anche dai due podi ottenuti nelle sopra citate quattro gare. Il capitolo mondiale è giù chiuso, ma la seconda parte di stagione può regalare a Sam tante soddisfazioni. Lorenzo Dalla Porta 6 – Passo dopo passo Non è stato un 2022 facile finora quello del toscano, ma le attenuanti non mancano. Non è un segreto d’altronde che la spalla sinistra sta tormentando Lorenzo, ma è altrettanto chiaro – per fortuna – che la fine dell’incubo è vicina. Ai miglioramenti del fisico sono corrisposti segnali incoraggianti in pista, che lasciano ben sperare per il futuro. Zaccone 5.5 – lavori in corso Il salto nel mondiale non è mai facile, e la prima parte di stagione di Alessandro lo conferma. Nonostante le ottime cose mostrate nel CEV Moto2 infatti il romagnolo sta faticando, ma disperarsi o gettare la spugna non sono un’opzione: ci sono altre nove gare da disputare, dove crescere e conquistarsi un posto per il 2023. Simone Corsi e Niccolò Antonelli 5 – in difficoltà Situazioni diverse, stesso risultato. Sia l’esperto Simone che il debuttante Nicolò infatti non sono ancora riusciti a raccogliere punti in questo 2022, segnale inequivocabile che qualcosa non va. Il romano deve fare i conti con una MV ancora alla ricerca della giusta velocità, il romagnolo con un salto di categoria rivelatosi finora troppo impegnativo. Ricaricare le pile e ripartire più forte è il monito comune."> la classifica generale dopo le prime 11 gare n’è l’ennesima conferma, con i primi tre piloti racchiusi in solamente un punto. Questo dopo una prima parte di stagione dove in tanti si sono messi in luce, alternando momenti di gloria ad altri di difficoltà. Il finale di questa imprevedibile annata è dunque tutto da scrivere, ma è tempo di primi bilanci.

Le pagelle di metà stagione


Celestino Vietti, 9 - bella sorpresa
 
Che il giovane azzurro potesse essere protagonista lo si sapeva, ma in pochi si sarebbero probabilmente aspettati di trovarlo in vetta alla classifica dopo la prima metà di stagione. Ad una favolosa primissima parte di 2022 – con due vittorie ed un totale di quattro podi nelle prime cinque gare – è corrisposta una fase di lieve calo – fatta eccezione per Barcellona - dove Cele è comunque riuscito a non perdere la testa del mondiale. Con un pizzico in più di costanza il sogno mondiale può davvero realizzarsi.
 
Augusto Fernandez, 9 - Sarà l’anno buono?
 
Per lo spagnolo vale il discorso fatto per Vietti, ma al contrario. Ad una prima parte di stagione difficile infatti è corrisposto un proseguo da sogno, che lo ha visto trionfare in tre delle ultime cinque gare disputate. Si è preso di forza la fascia di capitano all’interno del team Ajo, ed ora che ha agguantato la vetta della classifica generale può davvero sognare. Anche nel caso di Augusto la voce costanza va migliorata ma, se la pausa non smorzerà il suo grande stato di forma, le carte in regola per – finalmente – trionfare non mancano.

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