GP Mandalika: Simone Corsi, in top ten lo "zio" volante della Moto2

GP Mandalika: Simone Corsi, in top ten lo "zio" volante della Moto2© Luca Gorini

Il quasi 35enne romano ha impressionato nelle qualifiche del GP indonesiano, chiudendo con il nono tempo alle spalle di Tony Arbolino e davanti a Pedro Acosta

19.03.2022 ( Aggiornata il 19.03.2022 14:48 )

Le qualifiche della categoria di mezzo hanno ribaltato in parte i pronostici fin qui azzardati. Per la verità, nessuna sorpresa proviene dalla prima fila, con il poleman, Jake Dixon, che per tutto il week-end si è mostrato il più veloce sul giro secco. Alle spalle del pilota inglese, partiranno Augusto Fernandez e Sam Lowes, anche loro molto veloci in tutte le sessioni di prova, mentre manca dalle zone alte della griglia, Pedro Acosta. C'è un po' di delusione invece per quanto riguarda gli italiani, con Vietti e Arbolino che hanno chiuso rispettivamente con il settimo e l'ottavo tempo, non riuscendo a stampare il guizzo decisivo per avvicinarsi alle posizioni di vertice. A sorprendere però, ci ha pensato un altro italiano, Simone Corsi, autore del nono tempo che gli consentirà di partire dalla terza fila in sella alla sua MV Agusta.

Tra Simone Corsi e Pedro Acosta, 17 anni di differenza


Il giro secco non è mai stato un punto di forza particolare per il pilota romano, che però sembra essere ringiovanito in tal senso in questa fase di carriera, come dimostrato dalla pole position realizzata nell'ultimo GP della scorsa stagione a Valencia e dal risultato odierno, dove si è riuscito a mettere alle spalle piloti veloci come Canet, Aldeguer e soprattutto Acosta, che con il decimo tempo gli è subito dietro. È curioso notare come tra Corsi, che è il pilota più "esperto" della categoria anagraficamente parlando, ed il giovane rookie, ci siano ben 17 anni di differenza, mentre con Aldeguer addirittura 18. Quest'oggi però è proprio il vice-campione del mondo 2008 della 125 ad essere al centro dei riflettori, dopo aver passato il taglio della Q1 ed essersi ulteriormente migliorato in Q2.

Il trio italiano chiamato alla rimonta


Non si prospetta una gara facile per Celestino Vietti, costretto a partire dalla settima casella. Tuttavia per il pilota del team Mooney VR46 i presupposti per fare una buona gara ci sono tutti, il passo mostrato nelle prove è uno dei migliori e i piloti immediatamente davanti non dovrebbero poterlo rallentare troppo. Tra Vietti e le zone del podio però ci sono due ostacoli da superare, come ad esempio la potenziale fuga dei primi tre, Dixon, Augusto Fernandez e Sam Lowes, tutti dotati del passo per prendere il largo dai primi inseguitori in griglia, ovvero Chantra, Bendsneyder e Arenas. Inoltre, non sarà facile trovare punti di sorpasso in una pista come Mandalika, con poche frenate forti e nessun lungo rettilineo.

Analogo discorso anche per Arbolino e per lo stesso Simone Corsi. Il pilota del Team Marc VDS nelle prove è stato stabilmente nei primi sei in termini di ritmo gara, ma anche lui dovrà cercare di partire subito con il piglio giusto per cercare di rimontare. Anche Corsi è chiamato ad una buona prestazione, anche se nelle prove del venerdì non aveva mostrato quel feeling con la moto tale da poterlo considerare tra i più veloci. Quest'oggi però, la quadra sembra essere stata trovata, anche se i giovani alle sue spalle, Acosta e Aldeguer su tutti, saranno sin da subito una spina nel fianco.

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