Il secondo turno di libere ha visto molte scivolate, highside e recuperi, segno che i piloti ancora devono adattarsi bene a questo nuovo tracciato
E' stato un secondo turno rocambolesco quello che ha visto coinvolti i piloti della Moto2. Tra scivolate, highside e recuperi spettacolari, l'adattamento al nuovo tracciato Indonesiano, mai visto prima dai riders della classe di mezzo, sta progredendo a piccoli passi. Ma la velocità di certo non è mancata e nelle FP2 gran parte dei piloti in pista hanno migliorato i tempi della mattina. Su tutti, il più veloce è stato Jake Dixon grazie al miglior tempo siglato in 1:35.897.
Per gli italiani che hanno assistitio al secondo turno di libere della Moto2, che si è svolto dalle 7:10 di stamani, la colazione è stata accompagnata da molti colpi di scena che solitamente questa classe non è abituata a regalare. Tante le scivolate, tutte senza alcuna conseguenza per i piloti: ha iniziato Fillip Salac, poi Aron Canet, Sean Dylan Kelly, Sam Lowes e Gabriel Rodrigo proprio sul finale del turno. E proprio Gabriel, insieme a Pedro Acosta, fautore di un highside, potrebbero essere penalizzati in vista dei turni di domani o in ottica gara in quanto sono caduti mentre stava sventolando la bandiera gialla. Ma lo showman di giornata è stato Zonta Van Den Goorbergh, fautore di quello che, senza dubbio, è già da definire come il miglior recupero del fine settimana. Contatto in pista anche per Vietti e Arbolino con il secondo che ha “impallato” la traiettoria al primo mentre stava facendo il giro lanciato.
How did he hang onto that!!! @DenZonta throwing his name onto the list of the save of the year! #Moto2 | #IndonesianGP pic.twitter.com/Aa8NqIDzi9
— MotoGP™ (@MotoGP) March 18, 2022
E, guardando alla classifica, è proprio Celestino Vietti che ha occupato il secondo posto alle spalle di Dixon: Cele ha pagato un gap di +0,431, relegando il più veloce del primo turno di libere, Sam Lowes, in terza posizione (+0,594). A risultare veloccisimo ad inizio turno era stato poi Pedro Acosta che, a causa dell'highside ha dovuto tirare un po' i remi in barca, per poi riproporsi nelle battute finali quando tutti i piloti hanno fatto il time attack: per lui è arrivato il quarto tempo (+0,632), davanti ad Augusto Fernandez, Fermin Aldeguer e Albert Arenas. Tra gli italiani, si è aggiudicato il posto in top ten anche Tony Arbolino, ottavo a +0,804, con Aron Canet e Manuel Gonzalez ad inseguire. Per trovare altri piloti nostrani in classifica, dobbiamo invece scorrere fino al 14esimo posto occupato da Romano Fenati, mentre Simone Corsi è risultato 17esimo, Lorenzo Dalla Porta 25esimo e Niccolò Antonelli 29esimo.
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